I CONTI

Tim, ricavi stabili e debito giù. Via alle analisi sul riassetto del Gruppo

Nei primi nove mesi il fatturato si è attestato su 11,4 miliardi mentre l’indebitamento finanziario netto scende a 17,6 miliardi (-3 miliardi). Il cda ha discusso di possibili iniziative di riorganizzazione che mirino a valorizzare gli asset e business aziendali

Pubblicato il 28 Ott 2021

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Ricavi stabili per Tim nei primi nove mesi dell’anno. Il cda ha approvato i conti con un fatturato a quota 11,4 miliardi (-0,4%) mentre i ricavi da servizi sono stati pari a 3,5 miliardi di euro, con un trend rispetto all’anno precedente (-1,4%) in miglioramento rispetto al trimestre precedente (-1,7% ). Scende il debito del Gruppo a 17,6 miliardi (-3 miliardi).

L’utile netto è in calo a 200 milioni dei tre mesi mentre da gennaio si attesta a 22 milioni di euro incluse incluse le partite non ricorrenti rispetto a 1,18 miliardi dei nove mesi 2020.

Migliora  il tasso di abbandono (churn) sia nel fisso (3,0%, dopo il 3,4% del secondo trimestre e il 4,0% dell’anno precedente), sia nel mobile dove ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni (3,6%, a fronte del 5,2% dell’anno precedente), invertendo l’andamento tipico della stagione estiva.

Il numero complessivo delle linee mobili di Tim si è attestato a 30,5 milioni, in crescita rispetto al trimestre precedente di 155 mila linee. Nonostante il mercato rimanga competitivo nella parte a minor valore (clientela low-spending), il dato di “mobile number portability” complessivo (ovvero il flusso di clienti tra operatori) registra un significativo calo rispetto all’anno precedente (-31% YoY), attestandosi a 2,3 milioni di linee, configurandosi come il terzo trimestre più basso degli ultimi 10 anni. Continua lo sviluppo della rete mobile 5G, che è stata premiata come la più veloce d’Europa da Opensignal.

Nel fisso, grazie all’offerta calcio e alle azioni commerciali e di miglioramento della copertura, si conferma una stabilizzazione delle linee e si è registrato in particolare un significativo incremento delle linee ultrabroadband, che hanno raggiunto i 9,7 milioni, di cui 5,1 retail con una crescita di 652 mila linee nei primi 9 mesi (1.050 mila linee incluso wholesale).

Continua la crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi “beyond connectivity”, con il cloud che segna un incremento record (+25% YoY nel trimestre) e il totale dei ricavi Ict in crescita del 13,3% nonostante lo slittamento di alcuni progetti al quarto trimestre.

Nel Wholesale (internazionale e domestico) i ricavi da servizi di telefonia fissa nel terzo trimestre 2021 sono cresciuti del 1,4%.

In Brasile crescono i ricavi da servizi (+4,2%), beneficiando della strategia focalizzata sul valore che ha comportato un importante incremento del ricavo medio per utente (Arpu).  

L’Ebitda organico di Gruppo nel trimestre si è attestato a 1,7 miliardi di euro (-5,9%), quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro (-8,3%) e quello di Tim Brasil a 0,3 miliardi di euro (+4,4%). Tali valori sono stati condizionati dai costi di start up nei mercati adiacenti e dal confronto con il terzo trimestre 2020. che aveva beneficiato di una serie di risparmi di costo legati al Covid 19.

L’Ebitda After Lease di Gruppo si è attestato a 1,5 miliardi di euro (-7,6%): 1,2 miliardi di euro a livello domestico (-9,2%).

A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 0,9 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi di piano e con un trend in aumento (+21% escluse licenze) legato sia al rallentamento imputabile al Covid 19 nel terzo trimestre 2020, sia all’anticipazione di investimenti del quarto trimestre 2021. E’ cambiato il mix degli investimenti, ora prevalentemente dedicati alla crescita sia in Italia (reti in fibra, Cloud & Data center, partnership con Dazn), sia in Brasile.

I conti hanno portato la società a rivedere la guidance già aggiornata a luglio dopo l’accordo con Dazn. Per l’esercizio in corso, la società si aspetta ora una crescita dei ricavi “low single digit”, mentre per il biennio 2022/23 “low to mid-single digit”, con una decrescita dell’Ebitda fino al 2023 di “mid-single digit”.

Tim ha abbassato “le guidance per ricavi ed Ebitda di gruppo e domestico e cash flow” dopo aver tenuto conto di elementi che a luglio non erano emersi con evidenza, come sottolineato dall’Ad in conference call con gli analisti

“Le nostre aspettative che hanno seguito un mese di luglio premiante – ha puntualizzato l’Ad –  – hanno fatto sì che noi non percepissimo il pricing del mercato e che c’erano altre spese di lancio. Stiamo gestendo a livello di lungo termine e avremmo
dovuto far tutto e subito. Mi spiace che non sia accaduto. Non abbiamo fatto una previsione piena e alcune delle aspettative sui risultati di luglio avrebbero richiesto altre analisi che non abbiamo fatto, mi dispiace”.

Il cda ha inoltre discusso, in vista della preparazione del nuovo Piano Strategico, di possibili iniziative di riorganizzazione che mirino a valorizzare gli asset e business aziendali, invitando l’Ad a proseguire l’analisi.

Le iniziative strategiche

Tim insieme a Cassa Depositi e Prestiti, Leonardo e Sogei ha presentato la proposta di partnenariato pubblico-privato per la creazione del Polo Strategico Nazionale (Psn). Il progetto, in buona parte finanziato dal Pnrr, mira a fornire infrastrutture e servizi Cloud alla Pubblica Amministrazione, mettendo a fattor comune le competenze distintive dei soci e le migliori tecnologie italiane e internazionali, garantendo un maggior livello di efficienza, sicurezza e affidabilità nel trattamento dei dati. L’iniziativa prevede, in caso di aggiudicazione al soggetto promotore e a seguito di una gara indetta dalla Pubblica Amministrazione, la costituzione di una NewCo con una quota del 20% detenuta da Cdp, del 25% da Leonardo, del 10% da Sogei e del 45% da Tim. In base a questo schema la NewCo fornirebbe servizi e infrastrutture alla Pubblica Amministrazione acquisendoli prevalentemente dai soci industriali.

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In conference call l’Ad Luigi Gubitodi si dice “molto  fiducioso” sul fatto che il consorzio possa essere selezionato per la  gestione dell’infrastruttura per i servizi cloud della Pubblica . “Il Psn – sottolinea Gubitosi – è un opportunità importante per tutti,
per il paese, per la pubblica amministrazione perché permetterà di  accelerare il processo di modernizzazione e di digitalizzazione. E’  una grande opportunità per chi lavora nel settore”. Ovviamente,  rileva, “c’è un processo in corso ma siamo molto fiduciosi” per  l’esito della gara.

A luglio è stata lanciata la nuova offerta TimVision che offre il meglio del calcio nazionale e internazionale insieme ai migliori contenuti di cinema e intrattenimento. L’offerta calcio è destinata a un bacino potenziale di utenza di circa 5 milioni di famiglie, fino allo scorso campionato di calcio prevalentemente su satellite, con l’obiettivo di accelerare il passaggio alla banda ultralarga e quindi la digitalizzazione del Paese. Già nel terzo trimestre si sono registrati i primi effetti positivi, che hanno portato a un ulteriore miglioramento nella crescita delle linee ultrabroadband di Tim e a una fortissima riduzione del tasso di abbandono.

Prosegue l’attività di sviluppo della rete Ftth della nuova società FiberCop, che ha aumentato le unità immobiliari Ftth del 22% in 9 mesi, oltre a portare la banda larga a quasi il 94% delle linee fisse. In agosto è inoltre stato firmato un accordo che definisce la partecipazione di Iliad al progetto di coinvestimento su rete FiberCop. L’adesione di Iliad fa seguito a quella di Fastweb e a quella in fase di finalizzazione con Tiscali, a conferma della validità del progetto di coinvestimento, al vaglio di Agcom, e del piano di FiberCop che assicurerà la copertura Ftth al 75% delle aree grigie e nere del Paese entro il 2025. Tim offrirà inoltre a Iliad l’accesso alla rete primaria in fibra.

In linea con gli obiettivi di piano (ricavi cloud nel terzo trimestre +25%) lo sviluppo del business del cloud e dei data center, grazie all’azione di Noovle e alla partnership con Google Cloud. Siglato accordo di collaborazione tra Tim, Oracle e Noovle per offrire servizi multicloud alle organizzazioni e alle imprese del settore pubblico in Italia.

Lanciata a fine ottobre Magnifica, il portafoglio di offerte ultra-broadband più performanti nel mercato italiano con velocità fino a 10 Gbps in download e 2 Gbps in upload grazie alla fibra di Tim. La soluzione tecnologica Tim TS+ garantisce una connessione potente, stabile e sicura in ogni ambiente della casa grazie al WiFi6 abbinato alla certificazione dei tecnici Tim, all’ottimizzazione del segnale e al servizio Safe Web. Magnifica prevede anche un’assistenza dedicata con accesso prioritario al Servizio Clienti 187 e ai negozi Tim. In questa prima fase di sperimentazione l’offerta è disponibile, per la prima volta in Italia, in 11 città.

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