LA TRANSIZIONE

Toshiba, sul tavolo 8 offerte di acquisto non vincolanti

Il colosso giapponese non ha fornito indicazioni sull’identità degli interessati, ma annuncia che selezionerà le opzioni più papabili il più rapidamente possibile. Nel frattempo la società segnala la mancata unanimità nella nomina di due candidati degli hedge fund nel cda

Pubblicato il 03 Giu 2022

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Toshiba ha annunciato di aver ricevuto otto offerte di acquisto non vincolanti per gli asset in vendita. Il gruppo non ha fornito indicazioni sull’identità degli autori di queste proposte e in una nota annuncia che valuterà “attentamente” il valore e la fattibilità di ciascuna di queste offerte e selezionerà quelle più interessanti “il più rapidamente possibile” dopo la prossima assemblea generale ordinaria del 28 giugno per avviare la fase delle offerte vincolanti.

La società di private equity statunitense Bain Capital ha già espresso interesse per l’acquisto di Toshiba. Secondo diversi media, sono in lizza anche altri grandi fondi come Kkr, Blackstone o Cvc Capital Partners, oltre al parastatale giapponese Jic. Gli analisti concordano sul fatto che un’eventuale acquisizione di Toshiba sarà probabilmente complessa e dovrà necessariamente coinvolgere investitori giapponesi, visto che le varie attività del gruppo sono molto sensibili per lo Stato nipponico (dal nucleare alla difesa, passando per i semiconduttori e la crittografia quantistica).

La battaglia all’interno del cda

Nel frattempo continuano le battaglie interne per la definizione del board. Il consiglio di Toshiba ha otto membri, ma la società prevede di aumentarlo a 13. Il gruppo ha intenzione di rivelare agli azionisti che due candidati degli hedge fund non sono stati approvati all’unanimità dal comitato per le nomine, riferisce Reuters citando persone che hanno familiarità con la questione. Sebbene gli attriti sulle nomine dei direttori non siano particolarmente rari, evidenziare formalmente la questione rappresenta una mossa irrituale, e sottolinea quanto tutta la faccenda sia stata controversa per il consiglio di Toshiba.

Jerry Black, un direttore esterno del comitato per le nomine di cinque membri, ha confermato alla stampa che il direttore Mariko Watahiki si era opposto alle nomine di Nabeel Bhanji, un senior portfolio manager di Elliott Management, e di Eijiro Imai, amministratore delegato di Farallon Capital Management. Oltre a Bhanji e Imai, Toshiba ha nominato presidente del consiglio di amministrazione anche Akihiro Watanabe, un dirigente della banca d’affari statunitense Houlihan Lokey. Black ha precisato che Watahiki, un ex giudice dell’alta corte, voleva essere in prima linea nell’opporsi ai due candidati, il cui background potrebbe distorcere l’equilibrio nel consiglio.

Secondo i commentatori, le nomine dei direttori del consiglio sono tra i segnali rivelatori del fatto che Toshiba, che ha esplorato le sue opzioni strategiche dopo che gli azionisti hanno bocciato un piano di ristrutturazione, è diventata più ricettiva all’idea di un accordo take-private.

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