LA COLLABORAZIONE

Transizione green & digital: patto Giovannini-Messa per spingere l’innovazione

Protocollo d’intesa fra Mims e Mur. Intanto si va avanti sull’efficientamento delle reti idriche: 119 proposte di interventi per ridurre le perdite d’acqua e digitalizzare il monitoraggio delle reti. Sul piatto 630 milioni, ulteriori 270 a ottobre

Pubblicato il 13 Giu 2022

ambiente, green

Accompagnare la transizione ecologica e digitale individuando le migliori soluzioni innovative e tecnologiche per le infrastrutture e i sistemi di mobilità: questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato  tra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) e il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur).

La collaborazione voluta dai ministri Enrico Giovannini e Maria Cristina Messa prevede una cooperazione congiunta in ricerca e formazione universitaria, dottorale e professionalizzante per favorire la transizione del comparto della mobilità e delle infrastrutture verso gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e di decarbonizzazione al 2050, in linea con il Green Deal europeo e l’Agenda 2030 dell’Onu.

“Per accelerare il cambio di paradigma verso lo sviluppo sostenibile nei settori delle infrastrutture e della mobilità, e in particolare per vincere la grande sfida incorporata nel pacchetto europeo ‘Fit for 55” è essenziale il contributo della ricerca per individuare le soluzioni tecnologiche più innovative – sottolinea Giovannini -. La collaborazione tra Mims e Mur deve essere potenziata per agevolare la transizione ecologica e digitale, soprattutto con la formazione di professionalità in grado indirizzarla e gestirla in modo efficace nei prossimi anni”. La ministra Messa ha evidenziato che “per affrontare le sfide della sostenibilità il contributo delle competenze e della ricerca è fondamentale, in particolare nella scoperta di soluzioni tecnologiche innovative che consentano all’Italia di essere sempre piu’ competitiva senza incidere negativamente sull’ambiente. In tutte le azioni del Pnrr sulla ricerca gestite dal Mur il vincolo di contribuire, per contenuti e risorse, alla transizione ecologica, è trasversale e tutti i progetti devono prevedere quote orientate in tal senso. Solo lavorando insieme e facendo sistema, raggiungeremo gli obiettivi fissati”.

Mims, 119 proposte per aumento efficienza reti idriche

Sono 119 le proposte di interventi per aumentare l’efficienza delle reti idriche ricevute dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) nell’ambito del Pnrr per ridurre le perdite d’acqua e digitalizzare e migliorare il monitoraggio delle reti. Lo rende noto il Mims ricordando che i progetti saranno finanziati per un importo di 630 milioni di euro. La seconda trace di interventi, per un controvalore di 270 milioni, si chiuderà il prossimo ottobre. I lavori, per complessivi 900 milioni di euro, devono essere appaltati entro settembre 2023 e realizzati entro marzo 2026, secondo le tempistiche stabilite dal Pnrr. Le 119 proposte “superano di gran lunga i 630 milioni di euro messi a bando: ammontano infatti a 2,1 miliardi euro, importo che sale a 2,6 miliardi considerando i cofinanziamenti da parte dei soggetti attuatori. Le regioni interessate sono 17, per un totale di 3.363 comuni. In particolare, 28 proposte (per circa 630 milioni di euro) riguardano interventi da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno”, si legge nella nota del Mims.

Prosegue a ritmo serrato l’impegno del Mims per l’attuazione del Pnrr, che vede nella tutela e nella valorizzazione delle risorse idriche una delle principali aree di intervento, per potenziare la resilienza dei territori alla crisi climatica, migliorare la qualità della vita delle persone e ridurre le disuguaglianze”. Entro luglio sarà definita la graduatoria e successivamente il Mims procederà al finanziamento degli interventi selezionati fino all’impegno delle risorse disponibili per la prima finestra temporale.

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