Una dote da circa 44 miliardi di euro, che potrebbe essere usata “per migliorare le condizioni di spostamento dei passeggeri e delle merci, accelerando il salto tecnologico verso una smart mobility di cui tanto si parla e che l’opinione pubblica attende da molto tempo”. E la proposta di Tts Italia, l’associazione che riunisce le maggiori realtà legate alla tecnologia applicata ai trasporti, per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020, che secondo l’associazione “dovranno incidere anche sulla mobilità degli italiani”. Durante il convegno “Gli Its nella programmazione 2014-2020”, organizzato a Roma in collaborazione con la Regione Marche e con il progetto Rits-Net, il presidente di Tts, Rossella Panero (nella foto), ha ricordato che “L’Italia ha approvato il Piano d’azione Its nazionale che di fatto ad oggi non ha visto ancora la definizione di strumenti di attuazione per alcune aree prioritarie, come richiesto dalla Commissione Europea. L’attuazione del Piano con gli investimenti minimi che richiede, potrebbe rappresentare una grande occasione di crescita e di ‘spending review’ per l’intero settore dei Trasporti”.
Claudio Lubatti, assessore alla Mobilità del Comune di Torino, ha parlato a nome dell’Anci sostenendo questa richiesta, e inviando un tweet al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, invitandolo “a rimettere la mobilità al centro dell’agenda politica nazionale”.
A nome del Comune di Roma è intervenuto Carlo Medaglia, annunciando una forte azione della Capitale in tema di tecnologie nel Master Plan ITS.
“Il piano di investimenti dei fondi comunitari, approvato da Bruxelles, attende ora la programmazione delle Regioni e degli Enti locali e può contribuire significativamente all’attuazione del piano ITS Nazionale – si legge in una nota di Tts – A questo proposito Tts Italia ha voluto creare un momento di confronto e di conoscenza tra la domanda e l’offerta coinvolgendo amministrazioni pubbliche, regioni, comuni e città metropolitane.
Un’iniziativa che arriva dopo la creazione della Piattaforma degli Enti locali per agevolare l’incontro tra pubbliche amministrazione e aziende produttrici di tecnologie”.
Alla Piattaforma hanno già aderito i Comuni di Bari, Gioia del Colle, Napoli, Roma, Torino, e la Regione Liguria.