LA RICERCA

Turismo digitale, l’Italia cresce: mercato a 9,5 miliardi

I numeri dell’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano: in pole i trasporti che valgono 6,8 miliardi, seguono strutture ricettive (1,5 miliardi) e pacchetti viaggio (1,2 miliardi). Italiani sempre più in “digital tourist journey”

Pubblicato il 09 Ott 2015

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In Italia è tempo di turismo digitale. Nel 2015 si stima che gli acquisti per turismo e viaggi in Italia legati a strutture ricettive, mezzi di trasporto e pacchetti viaggio supereranno i 51 miliardi di euro, considerando sia gli italiani che restano in Italia o che vanno all’estero, sia gli stranieri che vengono in Italia. Si registra così una crescita del 3% sul 2014, generata sia dalla componente tradizionale (+1%) sia soprattutto dalla componente più innovativa che passa attraverso i canali digitali (+11%, leggermente superiore alla crescita a consuntivo dello scorso anno del 9%). Il mercato digitale arriva nel 2015 ad un valore complessivo di 9,5 miliardi di euro. Queste le stime presentate a Ttg Incontri dalla seconda edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, che analizza analizzare le dinamiche della diffusione e il ruolo che le soluzioni digitali possono svolgere a supporto del turismo.

“I cambiamenti sono ancora in atto in tutti i segmenti dell’industria – spiega Alessandro Perego, direttore scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano- sia a livello di innovazioni (si pensi ad esempio a quanto sta accadendo nei servizi durante il viaggio grazie alle tecnologie Mobile) sia a livello di attori e relazioni di filiera (come sta accadendo nel mondo dei trasporti multimodali e del tour operating). È questa infatti la principale evidenza trasversale ai diversi ambiti di ricerca di questo anno di intensi lavori”.

Nel dettaglio, la spesa digitale per turismo è così composta: quella per le strutture ricettive vale circa 1,5 miliardi di euro nel 2015 (+12% rispetto al 2014, rappresenta 16% del mercato online complessivo), quella per trasporti vale più di 6,8 miliardi (+ 9%, 72% del mercato), quella per i pacchetti viaggio quasi 1,2 miliardi di euro (+13%, poco più del 12% del mercato). Negli acquisti online che riguardano strutture ricettive, poco più del 70% è per hotel. Il restante 30% è per strutture extraalberghiere.

Mentre per i trasporti si comprano online soprattutto biglietti aerei (79%) e del treno (17%), residuale il resto. Per comprarsi online le vacanze, si scelgono i canali diretti cioè i siti delle singole strutture, dei servizi di trasporti e dei tour operator (che registrano nel 2015 una crescita del 10%) e i canali indiretti, le Ota (Online Travel Agency) e gli aggregatori, che crescono invece del 14%. Non cambia però l’incidenza del transato derivante dai canali indiretti sul totale del mercato digitale: rimane infatti costante al 22%, come nel 2014.

In questo contesto emerge il Digital Tourist Journey. Da un’indagine Polimi, effettuata con Doxa, rileva che il Digital Tourist Journey degli italiani copre un ampio spettro sia di ”momenti digitali”, estendendo ad esempio anche al viaggio molte interazioni, sia di ”tipologia di servizi digitali” fruiti, distribuendo la propria esperienza online su più servizi legati al viaggio (dal biglietto per le attrazioni alle recensioni, dalla camera dell’albergo all’assicurazione di viaggio). Il turista digitale italiano è particolarmente attivo su Internet in tutte le macro-fasi del viaggio: nei momenti pre-viaggio, l’88% ricerca informazioni e l’82% prenota o acquista qualcosa (alloggio, mezzo di trasporto o attività da fare a destinazione); durante il viaggio il 44% acquista su Internet qualche attività e l’86% utilizza applicazioni in destinazione a supporto dell’esperienza; il 61% fa attività digitali nel post-viaggio.

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