Ue, l’Ict per combattere l’effetto serra

Secondo una raccomandazione della Commissione Ue entro il 2015 dovrà essere raggiunto un incremento del 20% dell’efficienza energetica nei Paesi Europei. Banda larga e digitalizzazione della PA fra le chiavi per un’economia “verde”

Pubblicato il 12 Ott 2009

L’Ict deve guidare la transizione verso un’economia efficiente
sul piano energetico e a basse emissioni di carbonio. Una
raccomandazione della Commissione Ue – frutto della consultazione
pubblica conclusa nel settembre scorso – indica la fine del 2011
come data entro la quale i Paesi dell’Unione europea dovranno
delineare misure pratiche per incrementare del 20% la propria
efficienza energetica nel giro di quattro anni. Allo stesso tempo
la Commissione invita il settore dell’Ict ad adottare entro il
2011 obiettivi che siano ambiziosi in materia di efficienza
energetica: in particolare dovranno essere definitivi metodologie
comuni per misurare il consumo di energia e l’emissione di
Co2.

“Un ricorso più adeguato alle soluzioni innovative offerte
dall’Ict aiuterà l'Europa a raggiungere l'obiettivo di
trasformarsi in un'economia a basse emissioni di carbonio – ha
dichiarato il commissario europeo per la Società
dell’informazione e i media, Viviane Reding -. Il settore Ict
può indicare la via verso una crescita maggiormente sostenibile e
rispettosa dell’ambiente e dare impulso alla creazione di posti
di lavoro ‘verdi’ in Europa”. “Dobbiamo cogliere questa
opportunità – ha proseguito Reding – per porci all’avanguardia
nel campo del le tecnologie ad alta efficienza energetica – non
solo perché questo è il modo migliore per ridurre in modo
sostenibile le emissioni di Co2 ma anche perché il potenziale
ecologico di tali tecnologie può dischiudere nuove opportunità
imprenditoriali per le imprese europee del settore Ict”.

La raccomandazione della Commissione, oltre che sbloccare il
potenziale di efficienza energetica e ridurre le missioni di Co2
nell’ambiente, punta a incrementare le iniziative di partenariato
tra pubblico e privato come avvenuto già per il settore
dell’edilizia ad elevata efficienza energetica e delle automobili
verdi.

La Commissione invita i Paesi dell’Ue a utilizzare soluzioni
basate sull’Ict per migliorare l’efficienza energetica. In
particolare, gli Stati membri dell’Ue dispongono fino alla fine
del 2010 per definire specifiche comuni per i sistemi di
misurazione intelligenti allo scopo di garantire ai consumatori
informazioni migliori e aiutarli a gestire il loro consumo di
energia. Entro il 2012 i Paesi dovranno stilare un calendario per
l’introduzione di “contatori intelligenti” nelle case dei
cittadini europei, così da ottenere un abbattimento del 10% del
consumo energetico annuo degli utenti.

Anche la sostituzione del 20% dei viaggi di affari delle aziende
europee con videoconferenze ridurrebbe, secondo la Commissione, le
emissioni di anidride carbonica di 22 tonnellate all’anno.
Inoltre la diffusione capillare delle reti a banda larga, che
facilitano l’uso di servizi e applicazioni pubblici online,
consentirebbe di ridurre di almeno l’1-2% il consumo di energia a
livello mondiale entro il 2020.

L’Unione europea insiste poi per incrementare la digitalizzazione
della PA che potrebbero dare impulso all’adozione di tecnologie
più efficienti sotto il profilo energetico inserendo questo
aspetto nei programmi degli appalti pubblici.

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