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Vestberg: “Network ma anche servizi Ott, ecco la strategia di Ericsson”

Il ceo del gruppo annuncia la fase due del piano decennale: “Già ora siamo tra le maggiori società di software oltre che di infrastrutture”. Si inizia con offerte per Tv e media, automotive, energia. “Ultrabroadband e cloud unica infrastruttura del futuro”

Pubblicato il 06 Nov 2014

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“Vogliamo essere un partner importante nella trasformazione digitale dei nostri clienti”: è l’ambizione della Ericsson prossima ventura annunciata oggi a Stoccolma dal ceo Hans Vestberg in occasione dell’Ericsson Business Innovation Forum 2014 che vede riuniti nella capitale svedese giornalisti e analisti da tutto il mondo.

L’obiettivo di Vestberg è di portare il gruppo svedese a continuare a crescere e mantenere nei prossimi anni una posizione di leadership mondiale in settori che vanno al di là dello storico mercato delle infrastrutture di telecomunicazione.

Questo significa che l’attenzione si sposta in particolare sui servizi che le nuove reti Ip based possono supportare e sui software che li rendono possibili: “Già ora siamo tra le maggiori società di software mondiali”, ha sostenuto Vestberg riferendosi anche alle numerose applicazioni su cui il suo gruppo sta lavorando, in particolare per l’automotive o il media delivery che hanno avuto una particolare sottolineatura nell’Innovation Forum di quest’anno. Riconoscimento confermato proprio oggi da Analysys Mason che vede il gruppo svedese al quinto posto al mondo tra le società di software.

Il ceo di Ericsson è convinto che il mondo del mobile e di Internet hanno ormai raggiunto il punto di inflessione fra una prima fase in cui sono state messe a punto le infrastrutture di rete ed una seconda fase, quella che si apre ora, in cui la vera opportunità di crescita per le imprese del settore è l’offerta dei nuovi servizi destinati ad esplodere sopra i network di telecomunicazione.

Queste opportunità Ericsson ha deciso di coglierle. “Finora ci siamo occupati soprattutto dell’infrastruttura mettendo in secondo piano i servizi over the top. Ma ora Ericsson ha deciso di essere vincente in entrambi i settori” è la scommessa di Vestberg.

I servizi del futuro ormai prossimo saranno basati su “banda ultralarga e cloud, l’infrastruttura del ventunesimo secolo”. Oltre ai tradizionali clienti come le telco, in particolare gli operatori mobili, Ericsson si propone dunque come partner delle imprese di altri settori come, per ora, costruttori di automobili, utilities, aziende di trasporto.

Un esempio di questo nuovo approccio è l’accordo con Philips per la realizzazione di lampioni stradali dotati non solo di luci ma anche di trasmettitori di onde radio. “Li stiamo sperimentando in un paio di città degli Stati Uniti”, ha spiegato Vestberg.

Dopo cinque anni, dal 2009 al 2013, dedicati al consolidamento nel suo core business mobile, Ericsson affronta ora la seconda fase della sua strategia decennale oggi mirata su aree chiave come IP networks, cloud, OSS/BSS, TV e media, e nuove industries verticali come appunto l’automotive.

“La fase finale di questa strategia che traguarda il 2020 – ha detto Vestberg – ci vedrà impegnati in nuove aree, diverse da quelle di oggi”.

Quali? La risposta a Rima Qureshi, chief strategist del gruppo: “La nostra strategia è di provare nuovi business e di decider velocemente se vogliamo continuare ad investire in essi oppure uscirne per provare strade diverse”.

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