IL PROGETTO

Via all’Agritech Innovation Hub: asse Tim-Confagricoltura per il rilancio del comparto

Dal 5G all’Internet of things, dai droni ai wearable: la collaborazione punta all’implementazione di tecnologie e piattaforme innovative pensate ad hoc per il settore dell’agricoltura

Pubblicato il 18 Set 2020

Enzo Lima

agricoltura

Spingere la digitalizzazione dell’agricoltura italiana. Attraverso l’uso di tecnologie e soluzioni innovative – dal 5G all’Internet of things, dai droni ai wearable – ma anche attraverso la formazione di una nuova imprenditoria declinata nel nome dell’innovazione. È questo l’obiettivo della partnership siglata da Tim e Confagricoltura che danno il via all’Agritech Innovation Hub, progetto che mira a sostenere gli imprenditori agricoli nella ripresa economica, tecnologica e sociale nel periodo post-Covid, mettendo a loro disposizione soluzioni e piattaforme innovative.

L’intesa siglata dall’Ad di Tim Luigi Gubitosi e dal Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, prevede l’avvio di una stretta collaborazione che porterà alla costituzione di una Fondazione partecipata da attori istituzionali e partner di rilievo nazionale interessati all’implementazione di tecnologie innovative nel mondo agricolo. Il lavoro della Fondazione potrà essere affiancato da un Advisory Hub, costituito da una società di consulenza del settore, e da un Industrial Hub, costituito da realtà industriali, con il compito di realizzare e proporre offerte e prodotti innovativi, scalabili ed economicamente accessibili per l’intero network di imprenditori agricoli.

L’Hub si baserà su una specifica piattaforma per la digitalizzazione dei servizi e per il data management, finalizzata alla creazione di offerte integrate, su misura e di immediata fruizione per gli imprenditori agricoli.

“Le applicazioni per l’agricoltura smart, che manifesteranno tutto il loro potenziale con la diffusione del 5G e l’Internet of Things, sono molteplici – si legge nella nota che annuncia la collaborazione -. Dai sensori da campo, che vengono piantati nel terreno o installati sulle piante e rilevano di continuo parametri come l’umidità, l’acidità o la temperatura del suolo, ai trattori  connessi in grado di muoversi in autonomia sui campi per arare, seminare o dissodare. Nel settore wearable, inoltre, collari e tag smart applicati al bestiame permettono già di acquisire in continuo i parametri biometrici dei capi a dimora nelle stalle o allevati all’aperto. Mentre i droni, dotati di telecamere, sensori multispettrali e sistemi di geolocalizzazione Gps, acquisiscono dati utili per ricavare ortofoto, indici di vigore e mappe di prescrizione che aiutano a capire lo stato di salute delle colture e la quantità di semi, concime e fitosanitari da distribuire”.

L’accordo prevede inoltre che Tim, attraverso il programma Operazione Risorgimento Digitale organizzerà seminari e momenti di formazione professionale agli associati Confagricoltura per favorire l’apprendimento dei processi di digitalizzazione del settore.

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