LO SPEECH

Vincent Cerf: “Internet non deve fermarsi, metà del mondo in digital divide”

Lectio magistralis a Firenze del Chief Internet Evangelist di Google: “C’è ancora molto da fare sulla rete. Connettività, resilienza, infrastruttura i temi da affrontare”

Pubblicato il 01 Ott 2018

cerf-vint-google-150604130830

Internet non può fermarsi. Serve estendere la connessione abbattendo il digital divide, sviluppare una forte resilienza, prevedere l’evoluzione degli standard così da scongiurare un nuovo Medioevo. Lo dice Vincent Cerf, tra i fondatori della rete e Chief Internet Evangelist di Google, dal palco del Wired Next Fest a Firenze.

“The Unfinished Internet” il titolo della lectio magistralis dell’informatico statunitense, mette in guardia dai rischi che la rete può correre. ”Si stima che in rete ci siano 1,7 trilioni di fotografie – ha detto -. Ma cosa succederà loro tra 100 anni?”. Il punto è che ”dobbiamo assicurarci che i contenuti digitali siano preservati per la stessa durata di quelli degli altri media”. Altro elemento legato ai contenuti pubblicati, quello delle fake news. ”Questo non è un problema tecnico, ma una questione di policy e di comportamento. Usando i social media, avrete notato che le metriche di successo hanno una componente numerica”, ha sostenuto Cerf.

Le visualizzazioni di un video su YouTube, ad esempio. Oppure i follower su Twitter, i like su Facebook. Bene, ma ”se le persone cercano questo tipo di feedback, allora tenderanno a pubblicare contenuti sempre più estremi”. Con intuibili effetti di inquinamento dell’intero ecosistema. ”Dobbiamo trovare un modo di affrontare questo estremismo”.

Non basta. Su Internet il lavoro da fare è ancora grande: la verità è che “dobbiamo ancora completarla”. Intanto ‘‘oggi solo la metà della popolazione è connessa”, e per connettere il resto del mondo dovrà “avere un costo tale che le persone possano permetterselo. E questo vale specie quanto più ci muoviamo nelle zone più povere del pianeta”. “Vogliamo trovare informazioni sulla salute – dice Cerf -, sull’educazione, avere accesso a servizi forniti dal governo”.

In più la rete ”deve essere resiliente”, ha spiegato Cerf. Essere cioè capace di funzionare anche in caso di disastri naturali. E, con le informazioni che viaggiano in cavi appoggiati sul fondo degli oceani, essere in grado di sopravvivere all’innalzamento del livello dei mari legato al riscaldamento globale.

Ma occorre, più in generale, quella che Cerf ha definito ”digital literacy”. L’esempio? ”Se ricevete un’email che sembra arrivare da un amico, che vi invita a cliccare su un link, non solo non dovete farlo. Ma dovete scrivere al vostro amico e chiedergli se è stato lui a scrivervi. In questo modo lo avviserete che qualcuno sta usando il suo account”. Non è solo una questione di buona educazione. È una pratica che bisogna insegnare ai bambini, ”così come si insegna loro di guardare a destra e a sinistra prima di attraversare la strada”. È questo, secondo il suo stesso creatore, ciò di cui c’è bisogno per completare internet. Per il resto, ”il futuro non è ancora stato scritto. Ma questo”, ha concluso rivolgendosi ai presenti in sala, ”è il vostro compito. Io sono ottimista. E non sarei qui se non lo fossi”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati