IL BILANCIO

Vodafone rivede le stime al rialzo e traina le telco europee

L’Ad Vittorio Colao: “Progressi incoraggianti, il piano di investimenti biennale da 19 miliardi di sterline sta mostrando i suoi effetti positivi”. In primavera l’ingresso nel mercato Tv del Regno Unito. Per Vodafone Italia ricavi in recupero nel secondo trimestre

Pubblicato il 11 Nov 2014

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Ricavi in crescita dell’8,9%, e la guidance 2015 rivista la rialzo. Sono positivi i segnali che arrivano a mercato dai conti Vodafone del primo semestre 2014, e le piazze finanziarie li hanno raccolti creando euforia attorno alle telco, che oggi hanno aperto le contrattazioni tutte in grande spolvero, a partire da Vodafone a Londra (+4%) per passare da Telecom Italia a Piazza Affari (+3%), Deutsche Telekom a Francoforte (+1,7%) e Orange a Parigi (+2,2%).

L’utile netto registrato dal colosso britannico nel primo semestre al 30 settembre è di 5,42 miliardi di sterline, il 70% in meno rispetto ai 17,95 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente, quando l’azienda aveva beneficiato di crediti fiscali per 15 miliardi legati alle perdite del passato e in particolare alle svalutazioni operate in alcuni mercati come Spagna e Italia. L’Ebitda è salito del 5,5% a 5,884 miliardi e l’utile operativo è calato del 58,2% a 917 milioni. Rispetto al futuro, Vodafone ha leggermente migliorato le guidance per l’intero anno: la multinazionale prevede un Ebitda tra 11,6 miliardi e 11,9 miliardi, a fronte del precedente range tra 11,4 e 11,9 miliardi.

“Abbiamo fatto progressi incoraggianti nel corso del trimestre – afferma Vittorio Colao (nella foto), amministratore delegato di Vodafone – È sempre più evidente la stabilizzazione di alcuni dei nostri mercati europei grazie ai miglioramenti delle nostre politiche commerciale e alla domanda molto forte nel segmento dati”. Presentando i risultati del gruppo Colao ha anche annunciato che l’azienda in primavera entrarà nel già affolllato mercato dei contenuti britannico in banda larga, per farsi trovare pronta alla sfida di Bt, pronta ad attaccare sul mercato Mobile. Quanto al caso Metroweb, Colao ha aggiunto che il gruppo “guarderebbe” a Metroweb se il fondo infrastrutturale F2i decidesse per la vendita, sottolineando che porterebbe avanti un deal solo alle giuste condizioni.

Quanto a Vodafone Italia, l’azienda ha chiuso il semestre con ricavi da servizi pari a 2.660 milioni di euro (-13% a livello organico), con un secondo trimestre in netto recupero, che vede rallentare la flessione dei ricavi da servizi trimestre su trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-16,1% nel Q1; -9,7% nel Q2). Cresce il consumo di dati da parte dei clienti (+80%) – si legge in un comunicato di Vodafone Italia – con il numero di smartphone e tablet su rete Vodafone che raggiunge quota 11,2 milioni (+16,9% anno su anno). I ricavi da rete fissa si attestano a 433 milioni di euro (+1,7% anno su anno), con 2,41 milioni di clienti raggiunti, di cui 1,84 milioni clienti ADSL (+7,2%). Nel semestre l’Ebitda si attesta a 979 milioni di euro, pari al 33,4% dei ricavi totali.
Prosegue intanto il potenziamento e l’estensione della rete mobile 4G e della Fibra, secondo quanto previsto dal piano Spring, che mette in campo investimenti per 3,6 miliardi di euro in 2 anni. “In particolare – prosegue il comunicato – oggi sono oltre 2.500 i comuni italiani raggiunti dalla rete mobile 4G. In parallelo ha preso il via il piano di roll out della fibra Vodafone con tecnologia Fiber to the Cabinet (FttC), oggi in 8 città, che diventeranno 25 entro marzo 2015. A Milano Vodafone ha lanciato la fibra con tecnologia Fiber to the Home (FttH) a 300 Mbps, che a breve sarà attiva anche a Bologna”. Complessivamente il servizio in fibra è disponibile in 76 città.

I ricavi, al netto del contributo delle acquisizioni, dell’effetto cambi e delle dismissioni, si sono attestati a 20,75 miliardi, in calo del 3%, ovvero in aumento dell’8,9% in termini non organici. Nel solo secondo trimestre, i ricavi al netto della vendita di dispositivi telefonici e delle operazioni di M&A sono calati dell’1,5%, in miglioramento rispetto al declino del 4,2% subito nel primo trimestre e del 4,9% rispetto a un anno fa. In termini geografici i ricavi sono diminuiti del 5% in Europa, contro il 7,9% del periodo aprile-giugno, mentre sono aumentati nella regione Africa, Medio Oriente e Asia-Pacifico, incluso il mercato chiave dell’India, del 5,7% in scia ai benefici delle strategie di espansione nelle regioni a maggior crescita.

Dopo aver incassato solo in contanti quasi 60 miliardi di dollari dalla cessione del 45% di Verizon Wireless, il colosso britannico, che ha pagato negli ultimi tempi la debolezza dei mercati europei, in primi quello spagnolo e italiano, con svalutazioni per 11 miliardi di dollari, ha iniziato una campagna di espansione e investimenti che ha condotto all’acquisizione di operatori via cavo in Spagna e Germania, per rafforzare la convergenza tra telefonia fissa e mobile e rafforzare le offerte triple-pay.

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