BORSA

Wall Street, da lunedì Google si trasformerà in Alphabet

Alla fine della seduta odierna ogni titolo di BigG verrà convertito in uno della holding creata il 10 agosto con la ristrutturazione della società

Pubblicato il 02 Ott 2015

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Da lunedì 5 ottobre le azioni di Google saranno scambiate a Wall Street con il nome di “Alphabet”, il nome della holding che controlla le attività del motore di ricerca. La mossa segue l’annuncio del 10 agosto scorso della nuova struttura aziendale del gruppo di Mountain View. Ogni titolo Google verrà convertito nello stesso numero di titoli Alphabet alla fine della seduta odierna.

Alla holding Alphabet fanno capo tutte le divisioni del gruppo, inclusa Google Inc che ne diventerà una controllata. “E’ un nuovo capitolo della storia di Google – aveva spiegato Larry Page, cofondatore della società – Il nome Alphabet ci piace perché significa l’insieme di lettere che rappresenta il linguaggio, una delle innovazioni più importanti dell’umanità”. Con la riorganizzazione Page, è ceo di Alphabet, mentre Brin ha la carica di presidente, mentre Eric Schmidt è rimasto executive chairman e Ruth Porat Cfo.

A guidare Google Inc è l’ex vice di Page, Sundar Pichai. ”Abbiamo spesso ritenuto che nel tempo le società sono a proprio agio nel fare sempre la stessa cosa, decidendo solo piccoli cambi. Ma nell’ industria tecnologica – affermava Page sul blog di Google presentando la riorganizzazione – dove le idee rivoluzionarie spingono verso le prossime aree di grande crescita, c’è bisogno di essere un po’ a disagio per restare rilevanti”. Google Inc. ha in pancia il searching, Youtube, l’advertising e Android.

Nella nuova organizzazione societaria, sotto l’ombrello di Aphabet e a fianco di Google, verranno create varie società separate, ognuna col suo ceo per ogni singolo business (reale o potenziale) tra quelli sviluppati negli ultimi anni nei campi più disparati dalla febbrile ansia d’innovazione di Page e Brin. Business spesso promettenti, a volte avventurosi, quasi sempre rischiosi e a redditività differita. Gli investitori in Google chiedevano da tempo maggiore trasparenza su costi e redditività delle scommesse sui trasporti, la sanità o i palloni aerostatici per portare Internet in tutta l’Africa. La mossa dei capi del gruppo va in questa direzione, anche se chi vuol sapere quanto è costata l’auto che si guida da sola o la lente a contatto che misura il diabete, probabilmente resterà deluso: sotto Alphabet, oltre a Google, ci saranno sicuramente Google Ventures, la società di venture capital del gruppo, Capital, la società di private equity, Google Fiber, che gestisce servizi Internet ultraveloci. Per la medicina (soprattutto ricerca contro l’invecchiamento e le malattie senili come l’Alzheimer) Google ha già creato la società Calico (sta per California Life Company) insieme alla Arthur D. Levinson. E poi c’è GoogleX, i laboratori del gruppo che probabilmente terranno sotto il cappello di un’unica società vari programmi, come quello dell’auto senza pilota. In pancia anche Nest che si occupa di smart home.

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