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Wind, rete dati mobile per il centro storico di Lecce

Parte il progetto “Uno di noi” in collaborazione con l’amministrazione comunale. Utilizzati impianti preesistenti dell’arredo urbano. Il responsabile Local institutional relations and projects Andrea Iacobini: “L’anno prossimo sarà la volta di Matera, capitale europea della cultura per il 2019”

Pubblicato il 22 Dic 2014

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Parte dal Sud d’Italia il progetto di Wind “Uno di noi”, frutto della collaborazione tra l’operatore e l’amministrazione comunale di Lecce. Una convenzione d’uso per la realizzazione della rete dati mobile nella città con la quale Wind sta collegando il centro storico di Lecce utilizzando impianti preesistenti dell’arredo urbano pubblico, senza necessità di ulteriori infrastrutture.

“Il ruolo di Wind è quello di migliorare la rete dati mobile della città – spiega Andrea Iacobini, responsabile Local institutional relations and projects di Wind – ampliando quindi la capacità di connessione per tutti i cittadini senza per questo alterare o rovinare l’architettura e il paesaggio della realtà dove vivono. Lecce ha molti turisti e visitatori ma anche tante botteghe artigiane, quindi un centro storico affollato e variegato che meritava da parte nostra la massima attenzione. Per questo Wind ha cercato di installare micro-impianti, piccole antennine che utilizzano infrastrutture preesistenti come lampioni della illuminazione pubblica, armadietti di pubblica utilità. Al tempo stesso ha inserito nei grandi immobili le strutture riceventi, grandi quanto un hard disk di un pc, che si collegassero poi direttamente con il cavo della rete. Un progetto che si è concretizzato nell’arco di 3 mesi, partendo dai 45 giorni della progettazione e gli aspetti formali, per essere completato nei prossimi 30 giorni”

Una collaborazione con le istituzioni locali che l’operatore ha intenzione di replicare in altri centri urbani: “Pensiamo che l’anno prossimo potrebbe essere la volta di Matera, recentemente nominata capitale europea della cultura per il 2019 – prosegue Iacobini – Una città che si presta benissimo a replicare l’esperienza del centro storico di Lecce. Del resto il nostro progetto di smart city, dove è possibile pagare il biglietto del bus o quello del parcheggio con il mobile payment, è già realtà in 27 città italiane. E in futuro – conclude – si potrà estendere anche ad altre esigenze turistiche e di viaggio. In fondo con questo progetto di Lecce abbiamo ristretto di molto i tempi di realizzazione di un cablaggio di questo tipo, passando da 1 anno a soli 3 mesi”.

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