IL RIASSETTO

Yandex, via allo spezzatino: il controllo del Cremlino sul motore di ricerca

Il colosso nazionale dell’IT accentra le attività core sotto la guida di Aleksej Kudrin, che lascia così la politica. Il fondatore Arkady Volozh perde la sua quota azionaria, ma potrà aprire una unit in Olanda per spingere il business internazionale su cloud e intelligenza artificiale

Pubblicato il 05 Dic 2022

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Il maggior gruppo dell’It russo Yandex si divide in due. È questo il frutto di un accordo che sarebbe stato siglato a porte chiuse tra il presidente Vladimir Putin e Aleksej Kudrin, che è stato ministro delle Finanze sotto l’ex presidente russo Dmitry Medvedev. Kudrin ha annunciato su Telegram  di essere il nuovo consigliere per lo sviluppo di impresa di Yandex precisando che il suo compito principale sarà quello di sviluppare la struttura aziendale di una nuova holding, che “garantirà uno stabile sviluppo a lungo termine della società su tutti i mercati, inclusi quelli internazionali“.

Nella pratica, Yandex si dividerà in due parti, una russa con le attività core e guidata da Kudrin, e una occidentale guidata dal fondatore Arkady Volozh che perderà il controllo della sua società ma potrà portare all’estero i business più avanzati e ad alto potenziale di crescita.

Kudrin a capo delle attività russe

La nomina di Kudrin sarebbe avvenuta in un incontro a porte chiuse con Putin (riportato dal notiziario russo The Bell e altri mediama non confermato ufficialmente).

Il fondatore di Yandex, Volozh, da tempo cerca di spostare alcune delle attività dell’azienda all’estero, mentre i consiglieri vogliono mantenere il business in Russia. Kudrin è la figura che risolve il dilemma. Il suo ruolo è di farsi portavoce degli interessi del Cremlino prendendo il posto di Aleksandr Voloshin, ex capo dell’amministrazione presidenziale.

Kudrin e Putin avrebbero concordato di dividere gli asset di Yandex e Kudrin di uscire dalla politica per passare a un ruolo manageriale (è stato sollevato dalle sue funzioni di capo della Camera dei Conti russa). Come risultato Volozh, che ha una quota del 57,7% insieme agli altri dirigenti, perderà il controllo, ma potrà conservare alcuni degli asset più promettenti e spostarli in Occidente.

Il fondatore Volozh va in Olanda

La parte russa di Yandex includerà le attività consolidate come il motore di ricerca, la app per prenotare i taxi e il food delivery e sarà riunita sotto il controllo di una nuova società registrata in Russia e guidata da Kudrin. Questa società ha dei nuovi azionisti tra cui il miliardario Vladimir Potanin. Kudrin avrà il 5% di questa nuova holding russa, come “premio” per aver coordinato l’intero processo con Putin.

La società estera di Volozh, Yandex N.V., registrata nei Paesi Bassi, includerà progetti hitech ad alto potenziale, come le auto a guida autonoma, i servizi cloud e il machine learning.

La strategia del Cremlino

Kudrin si è dimesso da ministro delle finanze nel 2011 per contrasti con l’allora presidente Medvedev (cui Putin è succeduto nel 2012). Ha poi guidato la Commissione per le iniziative civili proponendo alcune riforme liberali. Alla fine del 2011 è comparso in alcune proteste di piazza, pur tenendosi sempre lontano dalle posizioni radicali. Nel 2018 è stato nominato capo della Camera dei Conti, ente di supervisione ma con nessun reale potere e direttamente subordinato a Putin. Non è chiaro, secondo il commento di The Bell, quanto siano vicini i due. Kudrin è stato critico nei confronti di Putin riguardo alle conseguenza dell’invasione dell’Ucraina. Se Kudrin è una figura scomoda in politica, nominarlo come top manager è la giusta strategia per Putin. Al tempo stesso, metterlo a capo del maggior gruppo It russo, secondo The Bell, significa che se ci saranno dei negoziati per la pace con l’Ucraina, il nome di Kudrin potrebbe essere uno dei primi per l’incarico di mediatore.

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