STRATEGIE

YouTube mette paletti alla raccolta dati sui video dei bambini

La decisione in risposta alle richieste della Ftc che chiedeva regole più stringenti sulla privacy. Dal 2020 i contenuti destinati ai minori non avranno più commenti o pubblicità mirate

Pubblicato il 30 Dic 2019

YouTube limita la raccolta dei dati che prende sui video per bambini, in risposta alla richiesta dalla Ftc (Federal Trade Commission) secondo cui la piattaforma ha violato il Children’s Online Privacy Protection Act. Lo riporta il Wall Street Journal che rileva una difficoltà, da parte di Google, di trovare un equilibrio fra la privacy e un modello di business basato sulla pubblicità.

Ai creatori di contenuti YouTube ha iniziato a richiedere di comunicare esplicitamente se i video sono destinati ai bambini o meno e a partire da gennaio quelli destinati ai bambini non avranno alcun commento, non presenteranno pop up che suggeriscono altri contenuti da vedere e non saranno accompagnati da pubblicità mirata.

I bambini tra le “star” più pagate su YouTube

Ryan Kaji, un ragazzino di 8 anni, è la star di YouTube pagata di più al mondo. A stabilirlo è la classifica dei primi dieci youtuber più ricchi, elaborata da Forbes, che vede i bambini protagonisti della piattaforma di Google.

Ryan Kaji, al secolo Ryan Guan, è la stella del canale Ryan’s World che conta 23 milioni di iscritti. Grazie ai suoi video di recensioni di giocattoli il bimbo ha guadagnato 26 milioni di dollari nel 2019, 4 milioni in più rispetto al 2018.

Al terzo posto, si trova Anastasia Radzinskaya, una bambina di origine russa, che vive in Florida. Affetta da una patologia cerebrale fin dalla nascita, ha conquistato 107 milioni di follower coi suoi 7 canali YouTube, raggiungendo 42 miliardi di visualizzazioni, attraverso clip postate dai genitori per documentare i progressi delle cure mediche cui è stata sottoposta. I filmati che la riprendono mentre gioca con il papà e con il gatto o va allo zoo, sono diventati un business redditizio che frutta 18 milioni di dollari all’anno.

Secondo una ricerca del Pew Research Center i video con protagonisti i bambini hanno una media di visualizzazioni tre volte superiore a quella di altre clip postate su canali con un numero alto di iscritti.

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