DIGITAL MINDS - 3

Zaryn Dentzel: “L’Europa non può rimanere indietro”

Il fondatore e ceo del social media spagnolo Tuenti interviene nel dibattito aperto dal commissario all’Agenda digitale Neelie Kroes: “Già adesso in qualche angolo del mondo, c’è chi sta sviluppando lo strumento che cambierà di nuovo la nostra vita di tutti i giorni”

Pubblicato il 24 Set 2014

Antonello Salerno

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Digital Minds for a new Europe” è il titolo della serie di interventi raccolti sul sito di Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Ue e commissario uscente all’Agenda digitale. Quaranta contributi che fino al 31 ottobre accompagneranno con proposte e idee sui temi dell’innovazione il periodo che manca alla fine del mandato.

Oggi è la volta di Zaryn Dentzel, fondatore e ceo del social media spagnolo e multipiattaforma mobile Tuenti. Ecco una sintesi del suo intervento:

“Internet è uno dei fattori chiave che oggi guidano l’economia (…). Mentre l’Europa, e in particolare la Spagna, stanno facendo sforzi per fare il miglior uso possibile della rete, ci sono aree in cui il loro approccio ha bisogno di migliorare (…).

Abbiamo bisogno di migliorare nei servizi finanziari e sulla privacy dei dati, oltrepassando le barriere degli attuali regolamenti obsoleti e facendo il possibile per arrivare a un continente connesso, con un mercato digitale unico per le connessioni mobile 4G. E dobbiamo rendere più semplice l’assunzione dei talenti da qualunque paese di provenienza (…)”.

“La vita moderna è globale, e l’Europa è in competizione con tutte le Regioni e i Paesi del mondo. Non credo nel vittimismo: l’ottimismo non deve tradursi in insensibilità, ma penso sinceramente che se si usa la creatività se si trova un nuovo punto di vista, se si fa innovazione con un’attitudine positiva e senza paura di fallire, di sicuro si possono cambiare in meglio le cose. L’Europa ha bisogno di sfruttare questo momento per reinventarsi, afferrando le opportunità offerte da mondo digitale. Abbiamo bisogno di atti, decisioni, e di evitare la paralisi di bloccarci nelle analisi (…)”.

“Ovviamente, l’economia digitale e di Internet è una sfida anche per la politica, per la velocità con cui sta creando scompiglio nei mercati tradizionali e per la sua pervasività, che attraversa tutte le frontiere nazionali e le giurisdizioni (…)”.

“I social media si stanno evolvendo per diventare qualcosa di più, e l’innovazione deve essere il loro segno distintivo se voglio continuare a essere rilevanti. (…) La convergenza dei social media con settori più tradizionali sta già portando un nuovo campo di gioco per l’innovazione, e un nuovo contesto per la diffusione e la crescita di Internet. (…)”.

“Le comunicazioni mobile per come le conosciamo oggi dovranno essere reinventate rendendole più digitali. Il futuro sarà determinato dall’innovazione applicata al mobile (…)”.

“Già adesso, da qualche parte lì fuori, in qualche angolo del mondo, potrebbe esserci qualcuno che sta sviluppando lo strumento che sarà in grado di rivoluzionare la rete, quello che cambierà di nuovo la nostra vita di tutti i giorni: creando più opportunità, offrendo nuovi benefici alle persone. Soltanto 10 anni fa I social media non esistevano; nei prossimi 10 anni emergerà qualcosa di radicalmente nuovo. Ci sono molti settori in cui prodotti, processi, e servizi possono essere migliorati e creati da zero. Il futuro è pieno di opportunità, e il futuro di Internet è appena iniziato. L’Europa non può permettersi di rimanere indietro”

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