IL CASO

Crack del sistema informatico, l’Europa annulla il bando per il wi-fi gratuito

La procedura per i voucher ai Comuni non decolla a causa del malfunzionamento del programma di iscrizione. La prima gara, sospesa, sarà accorpata alla seconda dopo l’estate. Mariya Gabriel: “Decisione presa per garantire i principi di equità, trasparenza e affidabilità”

Pubblicato il 14 Giu 2018

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“La Commissione Ue tiene molto ai principi di equità, trasparenza e affidabilità, quindi, dato che un problema tecnico ha impedito alle municipalità di iscriversi a partire da una base di partenza uguale, ho chiesto ai miei servizi di cancellare questo primo bando. I voucher di questo primo round di domande saranno aggiunti al budget della prossima gara”. Lo afferma Mariya Gabriel (nella foto), commissario Ue all’economia digitale, spiegando la decisione di sospendere il primo bando per il wifi gratuito destinato ai Comuni europei che si era aperto il 15 maggio.

A fare flop consigliando la sospensione della procedura, dopo che 18mila amministrazioni locali si erano già registrate, è stato il sistema informatico di iscrizione al bando. La gara sarà a questo punto rinviata a dopo l’estate e con ogni probabilità accorpata al secondo bando, previsto per l’autunno.

Dopo la prima registrazione, infatti, i problemi sono iniziati al momento della vera e propria “iscrizione”, che avrebbe consentito ai Comuni di usufruire di un voucher da 15mila euro per rendere disponibili connessioni a Internet nei luoghi pubblici: una procedura per la quale sarebbe stato necessario un solo click, secondo una logica che avrebbe premiato, fino a esaurimento del plafond, chi avrebbe inoltrato per primo la propria richiesta. Una regola che evidentemente ha creato una congestione e causato dei blocchi che non hanno consentito a tutte le amministrazioni di competere sullo stesso piano, mettendo la Commissione Ue sull’avviso di annullare tutto prima che si innescassero le polemiche.

Dopo che negli uffici di Bruxelles hanno iniziato a susseguirsi, a partire dalle 13, le segnalazioni di malfunzionamenti, la Commissione ha deciso di bloccare la macchina e chiudere il sito di WiFi4Eu, avendo verificato che le lamentele erano fondate.

Oggi spesso hanno iniziato a partire le lettere ai comuni in cui la Commissione spiega l’accaduto, e rinvia tutto ai prossimi bandi di WiFi4Eu.

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