Nel Medio Oriente e Nord Africa (Mena), Fintech e AI stanno ridefinendo il concetto di inclusione finanziaria. Le piattaforme nate per la comunicazione si sono evolute in ecosistemi digitali integrati, capaci di offrire servizi bancari, soluzioni di e-government, e-commerce e interazioni intelligenti in un’unica interfaccia.
Secondo il World Economic Forum, questa trasformazione non è una prospettiva futura, ma una realtà in rapido sviluppo. Botim, app originariamente VoIP, è oggi un esempio emblematico: consente operazioni finanziarie, pagamenti, accesso a servizi pubblici e interazioni AI, tutto in un ambiente familiare.
Indice degli argomenti
Usabilità e fiducia: la forza delle piattaforme
A differenza delle soluzioni fintech tradizionali, spesso complesse e frammentate, le piattaforme basate sulla comunicazione offrono un’esperienza intuitiva e integrata. L’utente non deve adattarsi a nuovi comportamenti: l’interazione avviene in ambienti già conosciuti, riducendo la frizione e aumentando l’adozione.
Il caso di WeChat in Cina è paradigmatico. Da app di messaggistica, è diventata un ecosistema finanziario completo, con oltre un miliardo di utenti attivi. Il modello si sta replicando nel Mena, dove la comunicazione diventa il veicolo per l’inclusione, non solo un canale.
Fintech e AI: personalizzazione e scalabilità
L’intelligenza artificiale è il catalizzatore che rende Fintech e AI strumenti realmente inclusivi. Nel Mena, dove i ricavi del settore fintech crescono del 35% annuo, l’AI consente di personalizzare i servizi in base a lingua, cultura e livello di alfabetizzazione digitale.
Assistenti virtuali multilingua, modelli di scoring adattivi e interazioni contestualizzate permettono anche agli utenti meno esperti di accedere a servizi complessi come pagamenti, prestiti o disbrigo pratiche pubbliche. L’AI trasforma la complessità in percorsi guidati e accessibili, favorendo una partecipazione consapevole.
Investimenti strategici e fiducia nel digitale
La crescita di Fintech e AI è sostenuta da investimenti mirati. Nel 2024, Citigroup ha investito 500 milioni di dollari nella piattaforma Quantix di Astra Tech, segnalando una forte fiducia nel potenziale digitale del Mena. Questo capitale accelera l’innovazione in ambiti chiave come credito, identità digitale e alfabetizzazione finanziaria.
Importante sottolineare che questa evoluzione non sostituisce la finanza tradizionale, ma la potenzia. Le fintech collaborano con istituzioni regolamentate e organismi pubblici, rafforzando i sistemi finanziari e promuovendo una crescita inclusiva.
Banda ultralarga e accessibilità
La banda ultralarga è un elemento abilitante fondamentale per il successo del binomio Fintech e AI. Senza una connettività capillare e affidabile, l’accesso ai servizi digitali resta limitato. Nel Mena, l’espansione della rete è una priorità strategica per garantire che anche le aree rurali e periferiche possano beneficiare dell’inclusione finanziaria.
Inclusione come leva macroeconomica
Oltre al valore sociale, Fintech e AI si rivelano un motore di crescita economica. Secondo le stime, il mercato fintech del Mena passerà da 1,66 miliardi di dollari nel 2025 a 2,63 miliardi nel 2030. La piena integrazione digitale potrebbe aumentare il Pil pro capite fino al 46% nei prossimi trent’anni, con un impatto iniziale di quasi 300 miliardi di dollari.
La crescita è trainata dalla penetrazione mobile e internet, che sta ridefinendo l’accesso ai servizi finanziari. Secondo la Banca Mondiale, nel 2024 erano ancora 1,3 miliardi gli adulti non bancarizzati, ma i pagamenti digitali stanno rapidamente colmando il divario.
Reimmaginare l’inclusione: da accesso a partecipazione
La nuova inclusione non si misura più in termini di accesso a una filiale bancaria, ma nella capacità di interagire con piattaforme intelligenti e affidabili. Il paradigma si è spostato: non si tratta di costruire nuovi sistemi, ma di reimmaginare quelli esistenti.
Fintech e AI diventano così infrastrutture dell’economia digitale, capaci di trasformare interazioni quotidiane in percorsi di empowerment economico. Il Mena, in questo senso, offre un modello replicabile per i mercati emergenti.
Un modello globale per l’economia del futuro
La convergenza tra comunicazione, fintech e AI sta ridefinendo le regole dell’economia. Le piattaforme digitali non sono più strumenti accessori, ma pilastri dell’inclusione e della resilienza economica. L’inclusione finanziaria, in questo scenario, diventa una leva macroeconomica, capace di generare valore, partecipazione e stabilità.
Il futuro dell’economia digitale passa da qui: dalla capacità di integrare tecnologia, fiducia e accessibilità, semplificando l’ingresso e valorizzando ogni singolo utente. Fintech e AI, oggi più che mai, sono il linguaggio universale dell’inclusione.