FINTECH

Pagamenti via Whatsapp, il Brasile dà l’ok. Ma nel rispetto delle regole

Dopo l’alt imposto a giugno per timori su privacy e concorrenza, la Banca centrale autorizza l’ingresso delle Big tech nel settore delle transazioni digitali. Senza allentare la vigilanza sul rispetto delle normative

Pubblicato il 21 Lug 2020

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La Banca centrale del Brasile cambia rotta e decide di autorizzare il sistema di pagamento basato su WhatsApp, che permette di spedire denaro e effettuare pagamenti via chat. Il servizio di messaggistica di Facebook dovrà però rispettare tutte le regole, ha dichiarato il direttore della Banca centrale Joao Manoel Pinho de Mello.

A giugno la Banca centrale brasiliana aveva sospeso il sistema lanciato da WhatsApp per i suoi utenti per timori sulla privacy e la concorrenza nel mondo finanziario. L’istituto aveva anche  imposto a Visa e a Mastercard di interrompere i pagamenti e i trasferimenti tramite la piattaforma intimando, in caso di mancata ottemperanza all’ordine, multe e sanzioni amministrative.

Vediamo l’ingresso delle Big tech come un’enorme opportunità. Tutti possono partecipare. Lo permetteremo, non ci sono problemi”, ha affermato Joao Manoel Pinho a un evento online organizzato da Genial Investimentos. “Le persone possono prendere qualunque direzione desiderano, perseguire qualunque iniziativa”, purché norme e regolamenti siano rispettati.

Il sistema di pagamento di Facebook

Facebook aveva lanciato a metà giugno in Brasile il servizio che permette alle persone di effettuare pagamenti tramite WhatsApp, sia diretti verso persone fisiche che verso negozi e aziende in modo facile e intuitivo, perché i fondi si possono trasferire all’interno della chat, allegando i pagamenti come se fossero una foto o un video.

Mark Zuckerberg aveva già fatto testare il sistema di pagamento all’inizio del 2018 in India e i risultati erano stati positivi dal punto di vista tecnico ma non da quello normativo, tanto che le autorità locali avevano rifiutato l’attivazione del servizio. Il lancio in Brasile è stato quindi il primo a livello internazionale, ma anche nel paese sud-americano sono arrivati gli altolà del regolatore e il servizio è stato bloccato dalla Banca centrale brasiliana.

I timori della Banca centrale del Brasile

L’istituto ha giustificato la propria decisione dichiarando in una nota che la distribuzione del servizio, senza analisi preliminari da parte dell’autorità monetaria, potrebbe danneggiare il sistema dei pagamenti brasiliano in termini di concentrazione di mercato, efficienza e riservatezza dei dati. Lo stop è arrivato anche nel momento in cui il regolatore si prepara al lancio, previsto per novembre, del proprio sistema di pagamenti istantanei, denominato Pix, che dovrebbe raccogliere oltre 980 partner. D’altro canto, la società di Mark Zuckerberg ha lanciato i suoi servizi in Brasile senza richiedere l’autorizzazione della Banca centrale, in quanto opera come intermediario tra i consumatori e le istituzioni finanziarie.

Il Brasile è il secondo maggior mercato per WhatsApp dopo l’India. L’app di messaggistica di Facebook ha oltre 120 milioni nel paese.  In Brasile “WhatsApp è molto usato – ha detto Matt Idema, Chief operation officer di WhatsApp – sia dalle persone che dai piccoli esercizi commerciali”. L’azienda si è detta aperta a collaborare con i partner locali e la Banca centrale.

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