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Finanza e mercati, l’allarme dell’Esma: gli influencer espongono a rischi e perdite di denaro

L’Autorità Ue evidenzia il proliferare di sedicenti esperti, noti come fininfluencer, che soprattutto sui social media offrono consigli e consulenza a danno degli investitori e a vantaggio delle piattaforme illegali di trading online. Serve maggiore attenzione a livello nazionale per arginare il fenomeno

Pubblicato il 12 Apr 2024

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“Social media sentiment: Influence on EU equity prices”: è il titolo dell’analisi con cui l’Esma, autorità europea di regolamentazione dei mercati finanziari, getta una prima luce sull’impatto di mercato delle informazioni dei social media nell’Ue. L’indagine fa seguito al monito lanciato dall’Esma lo scorso febbraio riguardo alla diffusione di consigli per investimenti attraverso i social media, sottolineando l’importanza del rispetto della normativa anti-abuso di mercato (Mar) e avvisando sui pericoli di potenziali manipolazioni di mercato tramite tali canali.

“La chiarezza e la precisione sono essenziali quando si condividono sui social media, particolarmente in caso di suggerimenti per investimenti – si evidenzia in una comunicazione – Pertanto, se operi come influencer nel settore finanziario, un analista tecnico o semplicemente ti interessano gli investimenti, devi essere informato sulle norme previste dal quadro normativo Mar ed essere capace di identificare cosa costituisca un suggerimento di investimento”.

Le norme per chi offre indicazioni

Le norme generali richiedono a chi offre suggerimenti di investimento di indicare chiaramente l’identità degli autori del suggerimento con nome e qualifica professionale, nonché la data e l’orario del suggerimento; assicurare una presentazione imparziale dei suggerimenti di investimento, differenziando chiaramente fatti da interpretazioni, previsioni e opinioni; verificare l’affidabilità delle fonti di informazione e, in caso di incertezza, segnalarlo; esplicitare eventuali conflitti di interesse in modo trasparente, affinché gli investitori ne siano consapevoli.

I criteri aggiuntivi richiedono ai “professionisti” e agli “esperti” di comunicare un riassunto delle eventuali metodologie di valutazione e delle ipotesi sottostanti impiegate; la durata prevista dell’investimento e un adeguato avviso sui rischi correlati; la frequenza con cui si prevede di aggiornare il suggerimento; se il suggerimento è stato modificato dopo la comunicazione all’emittente; se possiedono una posizione netta, lunga o corta, superiore allo 0,5% del capitale emesso dall’entità finanziaria. L’Esma avverte che il mancato rispetto può comportare sanzioni. Le Autorità Nazionali di Vigilanza hanno il potere di applicare sanzioni amministrative o penali, le cui entità possono variare a seconda del Paese membro, per specifiche infrazioni.

Qualità delle informazioni sui social media non è scontata

“Sulle piattaforme dei social media, gli investitori sono oggi in grado di condividere informazioni, opinioni e pareri su larga scala e in tempo reale – scrive l’Esma nella nuova analisi -. La qualità e la validità delle informazioni condivise dagli individui in questo modo non possono essere date per scontate. In questo senso, i post sui social media differiscono fondamentalmente dal giornalismo: i media finanziari specializzati sono tenuti a rispondere dell’accuratezza delle informazioni che riportano. Questo non è necessariamente il caso dei social media. L’impatto delle informazioni dei social media sui mercati mobiliari è quindi una preoccupazione crescente per il mercato e per le politiche pubbliche. L’aumento delle interazioni sui social media e il relativo sentiment tra gli investitori influenzano il comportamento collettivo degli investitori con potenziali effetti sulle dinamiche dei mercati finanziari”.

Secondo l’Autorità, tutto ciò “comporta notevoli rischi per gli investitori al dettaglio e solleva preoccupazioni in merito alla protezione degli investitori. Può anche comportare movimenti di mercato più ampi con implicazioni sistemiche, aumentando le preoccupazioni per la stabilità finanziaria”.

L’influenza dei social media sui prezzi delle azioni

Nel caso specifico dell’attività e del sentiment dei social media sui prezzi delle azioni, l’Esma fa presente che le analisi identificano un effetto transitorio del sentiment dei social media sugli excess return dei titoli. Un sentiment positivo sui social media sembra essere correlato a rendimenti più elevati nel brevissimo termine. In questo senso, “la diffusione di informazioni sulle piattaforme dei social media può influenzare le scelte di trading degli investitori e amplificare i movimenti giornalieri del mercato. Tuttavia, la reazione eccessiva dei prezzi di solito non dura più di un giorno ed è solo transitoria. Ciò indica il rischio che gli investitori si affidino eccessivamente alle notizie dei social media, la cui veridicità e accuratezza è difficile da verificare”.

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