INNOVAZIONE

Fintech, in arrivo “pacchetto” Ue per stimolare l’industria. E reagire alla Brexit

Disposizioni su crowdfunding e Ico, standard comuni su blockchain, linee guida sulla cybersicurezza e hub dell’innovazione: così Bruxelles cerca di aprire la strada al fintech made in Europe

Pubblicato il 05 Mar 2018

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Il fintech vuol dire crescita economica e occupazionale e per questo la Commissione europea prepara un pacchetto legislativo volto a incentivare l’industria comunitaria della finanza hitech: è quanto svela l’agenzia di stampa Reuters che ha visionato un documento riservato in preparazione a Bruxelles. L’esecutivo Ue intende presentare, forse già questa settimana, la sua proposta di legge con disposizioni su crowdfunding, criptovalute e blockchain e misure per la creazione di hub europei della finanza innovativa.

Nella manovra di Bruxelles pesano due considerazioni: l’Europa non ha ancora regole uniformi sul fintech, un settore nuovo e in cui rischia di formarsi un patchwork di norme che ostacolerebbe lo sviluppo innovativo; in più l’Unione perderà dall’anno prossimo, per effetto della Brexit, il suo maggior polo del fintech, la Gran Bretagna, e Bruxelles vuole predisporre gli strumenti adatti perché l’Europa resti competitiva e sia terreno fertile, anche senza l’hub londinese, per la nascita e la crescita di startup innovative.

Non si tratta di una vasta azione regolatoria, perché l’industria del fintech è agli albori; piuttosto, la Commissione europea fornirebbe delle linee guida per incoraggiare la collaborazione tra i regolatori e l’industria. L’esecutivo Ue includerà anche, secondo le indiscrezioni di Reuters, delle misure per spingere sulla cybersicurezza delle imprese fintech, migliorandone la resistenza agli attacchi hacker. L’Ue sta valutando anche l’opportunità di introdurre una forma di test contro le cyber-minacce per tutti gli attori del settore finanziario europeo.

La Commissione sta cercando inoltre di capire se le regole attuali dei mercati finanziari sono adatte a gestire le innovazioni introdotte dalle criptovalute e dalle Ico (initial coin offerings). Bruxelles potenzierà le iniziative per spingere alla creazione di standard comuni sulla tecnologia blockchain, che è alla base delle valute virtuali ma offre molte altre applicazioni. Ci sarà anche una proposta per un sistema unico in tutta l’Ue per autorizzare le piattaforme di crowdfunding e fornire garanzie agli investitori.

“Un mercato fintech europeo non raggiungerà il suo pieno potenziale senza lo sviluppo di standard aperti che abilitano l’interoperabilità, semplificano lo scambio di dati tra attori del mercato e favoriscono la concorrenza”, si legge nel documento di Bruxelles.

La Commissione presenterà entro la fine del 2018 anche uno schema per i regolatori nazionali su come creare e gestire ambienti controllati dove le società fintech possono effettuare i test delle loro applicazioni per l’utente finale (questi ambienti controllati esistono al momento solo in 13 dei 28 paesi Ue); il vademecum includerà la descrizione di casi di sucesso e linee guida per dar vita a hub dell’innovazione finanziaria in Europa.

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