MERCATI

Merrill Lynch dice no al Bitcoin. E Ripple vola

La banca di investimenti di New York vieta ai propri consulenti di puntare sulle monete virtuali e di fare acquisti in valuta digitale. Intanto la criptovaluta rivale balza in avanti del 150% in una sola settimana

Pubblicato il 04 Gen 2018

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Il mondo finanziario di Wall Street è sempre più diffidente nei confronti di Bitcoin e delle monete virtuali. A dimostrarlo c’è, da ultima, da decisione della banca d’affari di New York Merrill Lynch, controllata da Bank of America. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal la banca ha vietato ai propri clienti e ai propri consulenti finanziari di trading di comprare valuta digitale, evidenziando “preoccupazioni sulla sostenibilità e gli standard del prodotto”.

Secondo la linea stabilita da Merrill Lynch saranno tenuti a rispettare le nuove linee guida dovranno essere tutti gli account e i circa 17.000 consulenti della società, che non potranno proporre investimenti collegati alle criptovalute, e saranno tenuti a non accettare richieste di investimento nel fondo Bitcoin Investment Trust di Greyscale, fondo open-ended che investe in bitcoin e il cui valore è legato al prezzo della criptovaluta.

Quanto alle posizioni già esistenti nei conti di brokeraggio collegati al fondo, potranno essere mantenute purché non riguardino gli account di consulenza che prevedono il pagamento di una commissione.

Tra le pratiche proibite c’è anche l’accesso ai future agganciati alla valuta digitale lanciati da Cme e Cboe Group.

Intanto continua a correre il Ripple, la seconda criptovaluta in termini di capitalizzazione di mercato dopo Bitcoin. Il valore della moneta virtuale è ormai oltre la barriera dei 3 dollari, e ha registrato balzando nell’ultima settimana del 150% circa, a 3,50 dollari. Per un salto in avanti complessivo, da fine dicembre 2016, del +55.000%.

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