IL PROGETTO

Mobile payment, nasce la prima task force paneuropea (ma senza Italia)

Sette provider in campo. Si punta all’erogazione di un servizio basato non su tecnologia Nfc, ma Qr Code. Platea potenziale di 25 milioni di utenti

Pubblicato il 04 Set 2019

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Una rete paneuropea per il mobile payment. È il progetto a cui stanno lavorando sette provider per cercare di contrastare la crescente concorrenza di Apple & co che si stanno allargando anche al settore fintech.

La European Mobile Payment System Association ha sede a Zurigo e i suoi componenti possono vantare oltre 350 banche partner che utilizzano le loro reti.

Il progetto prevede di offrire di offrire un servizio di pagamento con lo smartphone senza la necessità dell’Nfc ma che si basi su una app dove si visualizza un QR Code, scansionato dal registratore di cassa dello store e gestito senza intermediari sia tradizionali (come i circuiti di carte di creduto) o Ott (Google e Apple ad esempio).

MobilePay di Danske Bank, che opera in Danimarca e Finlandia, ha spiegato che l’associazione è pensata per aprire la strada a transazioni transfrontaliere che coinvolgerebbe 25 milioni di utenti. Le altre società in campo sono la belga Banccontact Payconiq, la tedesca Bluecode, la portoghese Sibs, la svedese Swish insieme alla norvegese Vipps e infine la svizzera Twint.

“Con la rapida crescita dei pagamenti mobili sempre più itenti europei chiederanno di poter pagare ovunque, lasciando dietro di sé carte e portafogli fisici”, dice Mark Wraa-Hansen, Ad di MobilePay.

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