LA STRATEGIA

Nexi, Bertoluzzo: “E-commerce motore di crescita, entriamo in nuova fase”

La società archivia il 2023 con ricavi per 3,3 miliardi in aumento del 7% e un Ebitda di 1,7 miliardi in volata del 10% ma abbassa la guidance a causa di “un persistente scenario macroeconomico complesso”. Avanti sulla riduzione della leva finanziaria e sugli investimenti nello sviluppo organico del business. Via al buyback. “Valutiamo offerte per la rete interbancaria”

Pubblicato il 07 Mar 2024

bertoluzzo Paolo

Nexi chiude il 2023 con fondamentali economici tutti caratterizzati dal segno più, trainati soprattutto dall’e-commerce, che si sta rivelando un nuovo motore di crescita per la società guidata da Paolo Bertoluzzo.

I ricavi di gruppo si sono attestati a 3.361,7 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 2022, e l’Ebitda è stato pari a 1.751,8 milioni, +10% rispetto all’anno precedente. L’Ebitda margin si è attestato al 52%, con un incremento di 146 punti base rispetto al 2022, anche grazie alla più veloce realizzazione di efficienze e sinergie alla luce dell’integrazione del gruppo.

Al 31 dicembre 2023, la Posizione Finanziaria Netta gestionale è scesa a 5.262 milioni di euro e il rapporto Posizione Finanziaria Netta/Ebitda è diminuito a 3x, in riduzione di -0,3x rispetto al FY22. La weighted average maturity del debito è pari a circa 3,1 anni con un costo cash medio del debito al lordo delle imposte sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente, pari a circa 2,86%.

“Nel 2023 abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita in tutte le geografie, aumentato ulteriormente i nostri margini ed accelerato significativamente la generazione di cassa. Abbiamo, inoltre, fatto ulteriori progressi nell’innovazione di prodotto, nella modernizzazione delle nostre piattaforme tecnologiche, nel rafforzamento delle nostre competenze e nell’integrazione della nostra organizzazione, elemento che ci consente di accelerare ulteriormente sul fronte dell’efficienza e delle sinergie”, commenta il ceo Paolo Bertoluzzo. “In prospettiva, nonostante un contesto macroeconomico ancora incerto, continueremo a espandere i nostri margini e ad aumentare la generazione di cassa in modo significativo, tornando ad accelerare i ricavi nel medio termine, anche grazie a nuovi motori di crescita, quali ad esempio l’e-commerce, la Germania e la Spagna, recentemente acquisita. Alla luce di queste prospettive, entriamo in una nuova fase in termini di capital allocation: abbiamo deciso di avviare il percorso di restituzione di capitale ai nostri azionisti, proseguendo al contempo la continua riduzione della leva finanziaria e gli investimenti nello sviluppo organico del business. Per questo motivo, proporremo all’Assemblea degli azionisti di avviare un significativo programma di acquisto di azioni proprie, ritenendo questo il modo più efficace per creare valore per i nostri azionisti in questa fase. Questi ulteriori progressi sono possibili grazie alla continua fiducia dei nostri clienti, al supporto dei nostri partner e allo straordinario contributo delle persone di Nexi.”

I risultati segmento per segmento

Passando alle performance dei segmenti in cui opera Nexi, la divisione Merchant Solutions – che rappresenta circa il 56% dei ricavi complessivi del gruppo – ha registrato ricavi pari a 1.888,6 milioni di euro, +7,7%, con la Germania e l’e-commerce in crescita a doppia cifra. Nel 2023 sono state gestite 18.524 milioni di transazioni, in crescita del 12,6%, per un valore pari a 825,3 miliardi, +7,6%. Il valore delle transazioni ha continuato il proprio trend di crescita in tutto il gruppo nel 2023, principalmente grazie agli International schemes. In riferimento al quarto trimestre, l’area ha registrato ricavi pari a 497,9 milioni, in aumento del 6,2%.

Tra le principali iniziative del trimestre in questo segmento si segnalano l’estensione dell’offerta dedicata alle pmi nelle diverse geografie, incluso il lancio dello SmartPos nei Nordics e un’accelerazione della diffusione di SmartPay in nuovi mercati; una nuova partnership strategica premium a livello di gruppo con WooCommerce, che si aggiunge agli accordi già sviluppati con i principali e-commerce enablers europei (come per esempio, Magento, Shopware e Prestashop); l’ampliamento dell’offerta dedicata ai clienti Laka.

La divisione Issuing Solutions, che rappresenta circa il 32% dei ricavi complessivi del gruppo, ha registrato ricavi nell’anno pari a 1.090,1 milioni di euro, in crescita del 7,6%, e pari a 300,8 milioni nel quarto trimestre, in aumento del 9,5%. La crescita è stata sostenuta principalmente dal successo dell’international debit in Italia e dai contributi non ricorrenti già attesi legati ad operazioni di M&A bancarie, a phasing e progetti in Italia. Nel 2023 sono state gestite 19.290 milioni di transazioni, in crescita del’10,8% a/a, per un valore pari a € 888,0 miliardi, in crescita del’8,2% a/a.

Digital Banking Solutions (responsabile per circa il 11% dei ricavi complessivi), ha registrato infine revenue pari a 383 milioni di euro, in crescita dell’1,8%. In riferimento al quarto trimestre, l’area ha registrato ricavi pari a 114,3 milioni, in aumento del 2,9%, grazie alla crescita dei volumi e a nuove iniziative di business.

Rispetto a quest’ultimo segmento, Nexi conferma di essere pronta a valutare offerte che le dovessero arrivare per la rete interbancaria. “Per quanto riguarda il Digital Banking Solutions possiamo confermare quanto detto in occasione del Capital markets day, si tratta di una attività che ci piace, ma è un business di portafoglio in cui ci sono attività meno strategiche che potrebbe avere un proprietario più adatto e in relazione al quale cattureremo le opportunità che dovessero presentarsi come abbiamo fatto con eID nei Paesi nordici”, ha detto Bertoluzzo in conference call con gli analisti.

Rivista la guidance per il medio termine

Contestualmente alla pubblicazione dei risultati del 2023, Nexi annuncia anche di aver rivisto le guidance sulle prospettive di crescita rispetto a quanto indicato nel piano presentato a settembre 2022. Per il 2024, “alla luce di un persistente scenario macroeconomico complesso”, Nexi stima dunque una crescita annua dei ricavi “mid-single digit”, cioè intorno al 5%, e un incremento dell’Ebitda “mid-to-high single digit” (tra il 5% e il 9%) con un miglioramento della marginalità di oltre 100 punti base (52% nel 2023). La generazione di cassa in eccesso è stimata superiore a 700 milioni e la leva finanziaria in calo al di sotto di 2,9 volte (rapporto tra posizione finanziaria netta e Ebitda) includendo le operazioni di M&A annunciate e gli effetti del programma di riacquisto azioni proprie. La leva su base organica scenderebbe a 2,6 volte.

Nel medio termine i ricavi dovrebbero crescere a un ritmo “mid-single digit” annuo e l’Ebitda margin migliorare di oltre 100 punti base all’anno. La generazione di cassa organica dovrebbe raggiungere circa 1 miliardo nel 2026 e la leva finanziaria scendere nel range di 2-2,5 volte l’Ebitda entro il 2026 dopo ulteriori operazioni di remunerazione del capitale agli azionisti (circa 1,5 volte su base organica).

Il piano al 2025 prevedeva invece un ritmo medio annuo di incremento dei ricavi (nel periodo 2021-25) del 9% e dell’Ebitda del 14%. Una generazione di cassa di 2,8 miliardi tra il 2023 e il 2025 e una leva finanziaria in calo tra 1 e 1,5 volte l’Ebitda nel 2025. La revisione delle stime è sostanzialmente in linea con il consensus degli analisti.

Via al buyback per un massimo di 500 milioni di euro

Nexi comunica inoltre che la consistente disponibilità di cassa esistente e la forte crescita della generazione di cassa attuale e futura consentono di poter iniziare a restituire capitale agli azionisti nel 2024, pur continuando a sostenere sia la riduzione del debito attesa che le limitate opportunità di M&A previste per il futuro.

Il management e il consiglio di amministrazione di Nexi ritengono che l’attuale prezzo dell’azione non rifletta in pieno il valore della Società e delle sue prospettive e che il riacquisto di azioni proprie rappresenti la più efficace opportunità di creazione di valore per gli azionisti.

Per questo motivo, il Consiglio di Amministrazione ha, come già accennato, deciso di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2024 un programma di riacquisto di azioni proprie della durata di 18 mesi fino a un massimo di 500 milioni di euro (pari al ~13% del flottante).

In futuro Nexi prevede di continuare a destinare agli azionisti una parte significativa della cassa in eccesso attraverso ulteriori programmi di riacquisto di azioni o dividendi a seconda delle condizioni generali di mercato.

L’accordo con i sindacati per la gestione di 350 uscite volontarie

Il gruppo ha infine raggiunto un accordo con Fabi e con le altre sigle sindacali per la gestione di 350 uscite volontarie. L’accordo lascia l’adesione alla volontà dei dipendenti e stabilisce l’utilizzo del Fondo di solidarietà per circa 350 persone con l’impegno del gruppo Nexi, anche per garantire l’acquisizione di nuove specifiche professionalità in un’ottica di ricambio generazionale, ad assumere risorse con contratti a tempo indeterminato entro il 2026 in un rapporto di uno a due rispetto alle uscite previste, con un minimo di almeno 200 nuove risorse.

“Nell’accordo sono presenti tutte le garanzie per chi entrerà nel Fondo di solidarietà o per chi andrà direttamente in pensione, di fatto sono stati sostanzialmente confermati gli incentivi previsti nell’analogo accordo sottoscritto nel 2017”, sottolinea in una nota il coordinatore Fabi nel gruppo Nexi, Sergio Castoldi. “La trattativa ha consentito di gestire le ricadute sulle colleghe e sui colleghi italiani derivanti dalla riorganizzazione in corso. La Fabi esprime soddisfazione per la conclusione di un percorso negoziale intenso e complesso, raggiunto in un gruppo italiano che compete a livello internazionale”, chiosa Castoldi.

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