SOSTENIBILITA'

Data center: come ottimizzarli per ridurre le emissioni e migliorare le prestazioni

Il caso della sudafricana Gijima, che ha scelto gli array Hitachi Virtual Storage Platform per abbassare i costi energetici e migliorare la scalabilità, arrivando a garantire un minore impatto ambientale e un notevole risparmio sulle spese operative

Pubblicato il 28 Feb 2023

green economy, ambiente 3

Ridurre i costi energetici e migliorare le prestazioni e la scalabilità della propria infrastruttura dati? Per molte imprese si tratta di un obiettivo difficile da raggiungere: capire in che modo gestire la sostenibilità, ridurre l’impatto sul clima e contenere i costi può essere davvero complesso, e molte organizzazioni scelgono di concentrarsi sull’infrastruttura, il cuore del data center, in cerca di risposte. Ma le soluzioni capaci di conciliare tutte queste esigenze esistono: ne sono un esempio le innovazioni di Hitachi Vantara – controllata di Hitachi dedicata alle infrastrutture, alla gestione e all’analisi dei dati e alle soluzioni digitali – nel campo delle infrastrutture eco-compatibili, sviluppate proprio tenendo presente le esigenze delle imprese e dando loro i mezzi per raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali attraverso una sostenibilità data-driven.

Il caso di Gijima, azienda sudafricana attiva nel settore delle tecnologie per i sistemi integrati di telecomunicazione, in questo senso è emblematica. La società ha infatti scelto gli array Hitachi Virtual Storage Platform (Vsp) per ridurre i costi energetici e migliorare le prestazioni e la scalabilità della propria infrastruttura dati. Risultato: la nuova configurazione è ora in grado di garantire un minore impatto ambientale in termini di emissioni di CO2 e un notevole risparmio sui consumi energetici e, di conseguenza, sui costi operativi.

Il pain: migliorare sostenibilità ed efficienza

Il modernissimo data center di Gijima ospita i sistemi business-critical di molti clienti importanti dell’azienda. La crescita vertiginosa dei dati ha causato in tutto il mondo un aumento esponenziale dei consumi di energia dei data center, tanto che, secondo stime recenti, i data center sono oggi responsabili di circa il 4% del totale di emissioni di gas serra a livello mondiale. Sulla base di queste premesse per Gijima era diventato fondamentale non solo ottimizzare i sistemi di storage ma anche concentrare gli investimenti su soluzioni in grado di migliorare la sostenibilità e l’efficienza dell’azienda, riducendo l’impatto ambientale e i costi energetici. Per conseguire questi obiettivi, Gijima ha scelto e implementato i sistemi Vsp di Hitachi nel proprio data center e ha aggiunto ulteriori array per il disaster recovery. I sistemi all-flash storage hanno sostituito i più ingombranti dischi fissi, consolidando in modo significativo l’infrastruttura fisica, riducendo da nove a tre i rack nel data center e liberando altri rack nel server dedicato al disaster recovery.

Emissioni di CO2 ridotte del 40% tra le varie generazioni di storage

Da oltre dieci anni Hitachi Vantara lavora per ridurre l’impatto ambientale dei propri sistemi.  Tra le diverse generazioni di soluzioni di storage, l’azienda ha ridotto le emissioni di carbonio del 30%-40% rispetto ai modelli precedenti, includendo gli aspetti legati all’approvvigionamento delle materie prime, alla produzione, al trasporto, ai cinque anni di utilizzo e al riciclo finale. Inoltre, grazie alla certificazione Carbon footprint of products (Cfp), Hitachi Vantara ha costantemente tenuto sotto controllo e ridotto le emissioni di gas serra durante l’intero ciclo di vita dei suoi sistemi. L’azienda poi dispone di strumenti interattivi integrati – tra cui uno dedicato alla stima delle emissioni di CO2 – che danno a qualsiasi impresa la capacità di esaminare l’impatto ambientale del proprio data center e di identificare le misure necessarie a ridurre l’utilizzo di energia senza sacrificare le esigenze di storage.

“Sulla sostenibilità oggi è necessario agire”

“La sostenibilità aziendale oggi non è più un concetto astratto relativo a ciò che potrebbe essere fatto ma è diventato un imperativo per le imprese e le aziende di tutto il mondo”, dichiara Bjoern Stengel, Global sustainability research and Practice lead, Sustainable strategies and technologies di Idc. “Oggi esistono prove più che sufficienti a dimostrare che non solo è possibile, ma che è necessario agire. La domanda c’è e sono note anche le azioni che le aziende possono e devono intraprendere per ridurre le emissioni di CO2 e contemporaneamente migliorare i risultati di business”.

“Eravamo alla ricerca di una soluzione di storage in grado di supportare le nostre piattaforme cloud ibride condivise, che comprendono piattaforme X86 e Midrange, e avevamo bisogno di una soluzione che ci permettesse di continuare a migliorare i servizi che offriamo ai clienti a livello tecnico e commerciale e che tenessero anche conto delle tematiche di sostenibilità legate al contesto nazionale – aggiunge Marais De Bod, Technical solution engineer di Gijima –. Oggi le soluzioni ad alta efficienza energetica sono una priorità per molti dei nostri clienti; grazie alla nostra nuova infrastruttura stiamo già assistendo a una riduzione del 66% delle esigenze complessive di energia, raffreddamento e spazio. Da un punto di vista commerciale, il modello di pricing ci ha garantito una notevole flessibilità dal momento che paghiamo solo per la capacità di storage di cui abbiamo bisogno. La piattaforma e il modello di Hitachi hanno permesso a Gijima di modulare le soluzioni in base alla crescita della domanda da parte dei nostri clienti e ci hanno messo a disposizione una piattaforma di storage estremamente stabile e gestibile che ci permette di garantire e rispettare i Service level agreement (Sla) concordati con i nostri clienti”.

Ridurre l’impatto ambientale senza fare compromessi

“Progettiamo, sviluppiamo e forniamo sistemi di archiviazione dati che consumano fino al 30-40% di energia in meno ad ogni nuova versione, il che consente alle aziende di ridurre costantemente il loro impatto ambientale senza dover fare dei compromessi dal punto di vista delle prestazioni “, conclude Mark Ablett, President Digital infrastructure di Hitachi Vantara -. Grazie alla nostra infrastruttura ecologica, all’innovativa capacità di diagnostica ed all’automazione data-driven, aiutiamo le imprese a gestire al meglio l’IT e l’impatto sull’ambiente, in modo che possano contribuire in maniera olistica alla riduzione delle emissioni di CO2. Il nostro impegno è focalizzato sul contribuire al bene delle persone e del pianeta”.

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