FIRMATO IL DECRETO

Digital & green, bando da 400 milioni per le pmi del Mezzogiorno

Le risorse per le aziende che operano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Saranno incentivati gli investimenti in progetti che facciano ampio ricorso alle nuove tecnologie, in primis il cloud, ma anche a quelle per l’innovazione e la diversificazione della produzione. Punteggio più alto per chi ricorre all’efficientamento energetico nonché per le iniziative di economia circolare

Pubblicato il 19 Mag 2023

Adolfo Urso 2

Istituito un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle pmi dei territori delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Lo ha firmato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, prevedendo lo stanziamento di 400 milioni di euro dal programma nazionale “Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (Pn Ric 2021-2027).

Obiettivo della misura è sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese nelle regioni del Mezzogiorno mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo il Piano Transizione 4.0.

Utilizzo di tecnologie abilitanti fra i requisiti

Per avere accesso all’incentivo i progetti presentati devono prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti (per esempio cloud, realtà virtuale) destinati all’ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione, alla realizzazione di nuovi prodotti, o alla modifica del processo di produzione già esistente o alla realizzazione una nuova unità produttiva.
Ai fini della valutazione della finanziabilità sono riconosciuti significativi anche i punteggi premiali per i progetti aventi ad oggetto l’efficientamento energetico dell’impresa e che consentano un risparmio energetico almeno pari al 5%, nonché per quelli finalizzati a introdurre nel processo produttivo soluzioni legate all’economia circolare.

Analoghe premialità sono altresì riconosciute per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le pmi che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Spese ammissibili non inferiori a 750.000 euro, ma non oltre 5.000.000

I progetti infine dovranno prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 750.000 e non superiori a euro 5.000.000 ed essere realizzati nelle regioni del Mezzogiorno. L’incentivo pubblico potrà coprire fino al 75% dalle spese ritenute ammissibili con un’agevolazione articolata in un contributo e in un finanziamento agevolato.

“Con lo stanziamento di questi nuovi fondi – ha sottolineato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso –  intendiamo sostenere gli investimenti, realizzati dalle piccole e medie imprese del Mezzogiorno, in progetti innovativi in grado di assicurare una crescita sostenibile e un più forte risparmio energetico. Temi sempre più urgenti anche alla luce del raggiungimento di obiettivi climatici e ambientali non più rinviabili.”

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