IL PROGETTO

Dalla smart city alla smart land, a Cremona parte la sfida dei piccoli Comuni

Il 10 giugno taglio del nastro per il nuovo Polo tecnologico. In campo il consorzio tra Microdata Group, Mailup, Lineacom, Incode e Gamm System. Focus su agricoltura, industria 4.0 e Ict per la PA. Il sindaco Galimberti: “PA locali in prima linea nella trasformazione digitale”

Pubblicato il 07 Giu 2017

Federica Meta

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Dalla smart city alla smart land: le tecnologie escono dalle mura delle città per trainare lo sviluppo economico e sociale dei territori che si organizzano attorno alle comunità. Per dirla con Aldo Bonomi, sociologo e direttore di Aaster, la smart land è “un ambito territoriale nel quale, attraverso politiche diffuse e condivise, si aumenta la competitività e l’attrattività del territorio, con un’attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione della conoscenza, alla crescita creativa, all’accessibilità e alla libertà di movimento, alla fruibilità dell’ambiente (naturale, storico-architettonico, urbano e diffuso) e alla qualità del paesaggio e della vita dei cittadini”.

Cremona raccoglie la sfida della smart land e inaugura il 10 giugno prossimo il Polo tecnologico Crit che farà appunto da pivot territoriale, facilitando il miglior utilizzo delle tecnologie digitali a servizio delle comunità locali. Nel Polo per l’innovazione digitale operano varie società che coprono tutti i principali segmenti della filiera dell’ICT e che impiegano oltre 500 addetti, da quelle che costituiscono il consorzio Crit (Microdata Group, Mailup, Lineacom, Incode, Gamm System) a quelle residenti nel Cobox, lo spazio di coworking già attivo da 2 anni in via dei Comizi Agrari e che verrà trasferito all’interno del Polo.

Lo sviluppo socio-economico che può essere avviato tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali è possibile solo mettendo a punto modelli e servizi pensati ad hoc per realtà territoriali profondamente diverse dalle grandi aree urbane e metropolitane. Il fine ultimo è porre al riparo gli abitanti della smart land dal rischio di un nuovo digital divide tecnologico, penalizzante sia sotto il profilo della qualità della vita sia della competitività del sistema locale delle imprese. Tra i settori di interesse del Polo Agricoltura 2.0, Ict per la PA e Industria 4.0.

Centrale il ruolo del Comune. Il sindaco Gianluca Galimberti spiega a CorCom il percorso che ha portato alla creazione del Polo. “A giugno 2015 abbiamo firmato la convenzione. A due anni di distanza, il prossimo 10 giugno, inaugureremo il Polo Tecnologico di Cremona con una Notte bianca della Tecnologia che coinvolgerà tutta la città – ricorda – Questa notte non è solo un evento. È ridire a tutti che il Polo contiene, in virtù delle scelte fatte dalle imprese e dall’Amministrazione, aziende private e pubbliche che incarnano linee di sviluppo della città sulle quali continueremo a lavorare insieme”.

“A partire da quanto è già stato fatto – prosegue Galimberti – Durante i primi due anni e mezzo del mandato, infatti, abbiamo messo in campo diverse azioni nell’ambito dell’Information & Communications Technology applicata alla Pubblica Amministrazione: digitalizzazione dei documenti con conseguente revisione dei processi operativi del Comune, incremento dell’impiego delle tecnologie digitali a servizio della cittadinanza, potenziamento della sicurezza informatica dell’infrastruttura Ict, salvaguardia del patrimonio informativo attraverso sistemi di back up e disaster recovery, consolidamento ed avvio di piattaforme software in diversi settori, avvio del percorso progettuale che porterà l’Ente ad avere, entro l’anno 2017, uno “sportello telematico” che consentirà ai cittadini di interagire con il Comune in modalità digitale. Partiamo da qui, dalla Notte della Tecnologia e dal Polo per continuare a lavorare, insieme, in questa direzione”.

In occasione del battesimo del Polo, Partendo da queste premesse, FPA, A2A Smart City e LineaCom organizzano nella città lombarda un appuntamento per fare il punto sull’innovazione e le nuove tecnologie come fattore chiave per trasformare il volto dei piccoli comuni e favorire i processi di innovazione sociale.

Marco Moretti, presidente di A2A Smart City, spiega la strategia dell’azienda per supportare la smart land. “Il nostro approccio è quello della messa a disposizione dei Comuni della nostra esperienza fin qui maturata- sottolinea Moretti – Non a caso proprio a Cremona in occasione della inaugurazione del Polo per la smart land, A2A firmerà un protocollo d’intesa con Anci Lombardia per lo sviluppo di smart city e smart land. Dalla piena collaborazione tra Comuni e Utility pensiamo possano nascere prospettive concrete per lo sviluppo dell’economia digitale nei nostri territori”.

E il ruolo della utility è fondamentale per abilitare questo percorso. “A2A Smart City e Linea Com, le due società Ict del Gruppo, stanno collaborando su molti fronti dell’innovazione tecnologica ed, in particolare, nell’ambito dello sviluppo delle nuove reti trasmissive che consentono l’abilitazione di servizi IOT nelle città e nei territori – spiega il manager – Linea Com in particolare, essendo una delle società fondatrici del Polo, per la smart land di Cremona sta sviluppando servizi innovativi nel settore dello smart agrifood con importanti sperimentazioni già avviate con realtà come Il Consorzio del Franciacorta. L’obiettivo è quello di sostenere il settore primario e quello della trasformazione negli obiettivi strategici dei prossimi anni: diminuire i costi di produzione, aumentare la produttività ed incrementare la sostenibilità ambientale delle produzioni. Tutte cose che le nuove tecnologie rendono possibile. A2A Smart City invece si schiererà a fianco del mondo delle imprese nell’ambito di un altro progetto strategico per il Paese: l’Industry 4.0”.

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