INNOVAZIONE DIGITALE

Ericsson e Comau insieme per il 5G nella fabbrica 4.0

Accordo per sperimentare le tecnologie mobili di nuova generazione nella gestione di migliaia di robot del colosso dell’automazione industriale.

Pubblicato il 28 Feb 2017

Gildo Campesato

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Il 5G? Lo troverete fra breve in Comau. L’azienda torinese (100% Fca) specializzata nell’automazione industriale (9.000 dipendenti con 34 sedi in 17 differenti Paesi) ha annunciato oggi al WMC 2017 di Barcellona un accordo di collaborazione con Ericsson Italia. L’intesa mira a esplorare le potenzialità della quinta generazione mobile per supportare progetti di sviluppo di servizi e soluzioni innovative per l’industria 4.0 che ha uno dei suoi punti focali proprio sulla interconnessione, lo scambio dei dati, la gestione a distanza degli impianti industrali.

Dettagli e sforzi, soluzioni tecnologiche hardware e software, tempiste di realizzazione andranno definite sul campo, cammin facendo, ma le prospettive paiono molto interessanti. “Con questa collaborazione vogliamo dimostrare i benefici per l’automazione industriale delle soluzioni Iot avanzate consentite dal 5G – spiega Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson Italia e Presidente della Regione Mediterranea – Ad esempio, il 5G offre garanzie di affidabilità e sicurezza tali abilitare il controllo da remoto e il monitoraggio dei processi industriali della fabbrica 4.0. Unendo al 5G soluzioni avanzate di analytics è inoltre possibile prevedere difetti e guasti prima che si verifichino”.

Proprio la possibilità di disporre dati affidabili in real time è la molla che ha spinto Comau a sperimentare il 5G nei suoi stabilimenti. “Il nostro obiettivo è dotare migliaia dei nostri robot con sensori che ci permettano di tenere tutto sotto controllo – chiarisce Flavio Bernocchi, chief information & communication technology di Comau, anche lui a Barcellona alla presentazione dell’accordo con Ericsson – Tuttavia, era impossibile immaginare di potere fare automazione 4.0 con le tecnologie di connessione fissa: troppe rigidità, soprattutto per un’azienda come la nostra fortemente presente a livello internazionale. Ma anche le soluzioni mobili tradizionali non erano convenienti: troppo lunghi i tempi di trasmissione. La bassissima latenza del 5G promette di affrontare questo problema”.

Adesso inizia la fase di studio e di programmazione dei trial in azienda. “Cominceremo a capire le problematiche, verificare concretamente i risultati dei test di velocità di trasmissione, constatare quanto possano migliorare, semplificarsi e collocarsi nel cloud i nostri sistemi di controllo”, dice ancora Bernocchi. “Con le soluzioni 5G hardware e software vengono disaggregati e questo ci consente di sfruttare appieno le soluzioni cloud”. Una flessibilità che può essere anche una ulteriore opportunità di business. “Non escludiamo di mettere a disposizione delle piccole e medie aziende, che non si possono permettere gandi investimenti, le soluzioni che abbiamo messo a punto in Comau. Ciò consentirà alle PMI quel salto tecnologico ed organizzativo tipico della futura fabbrica 4.0 indispensabile per rimanere competitivi in un mondo sempre più connesso e basato sui dati”.

L’accordo con Ericsson è parte di “Digital Workplace”, il programma di ricerca e sviluppo sullo IoT di Comau, finalizzato a realizzare progetti pilota che usano reti wireless e fisse di nuova generazione a supporto di soluzioni IoT, intelligenza artificiale, analytics, data visualisation, tecnologie cloud.

Per Ericsson l’intesa con Comau rappresenta un passaggio di “5G for Italy” il programma di ricerca e sviluppo lanciato insieme a Tim per identificare soluzioni innovative abilitate dal 5G nei settori del cloud robotics e della sicurezza. Oltre a Comau, all’iniziativa partecipano entità come Piaggio, Zucchetti, Scuola Superiore di Sant’Anna, Porto di Livorno e Imaginalis.

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