I NUOVI FONDI

Industria 4.0, agritech e imprese innovative: pieno di bandi nelle Regioni

Campania, Emilia-Romagna, Liguria e Sicilia mettono sul piatto risorse per spingere i progetti votati alla digitalizzazione delle aziende e alla creazione di ecosistemi territoriali. Ecco le iniziative in corso e come partecipare

Pubblicato il 05 Feb 2024

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Pieno di bandi nelle Regioni sulla scorta dei finanziamenti europei per pmi, giovani, associazioni, enti pubblici, scuola e università. A spingere sulla trasformazione digitale delle imprese, con una serie di investimenti a favore del modello Industria 4.0, dell’agritech e delle imprese innovative, sono in particolare Campania, Emilia-Romagna, Liguria e Sicilia, che mettono sul piatto risorse per spingere i progetti votati alla digitalizzazione delle aziende e alla creazione di ecosistemi territoriali.

Ecco le iniziative in corso e come partecipare.

Campania: focus sull’Agritech

Il bando: Ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione

Importo: 21.262.268,45 euro.
Deadline: 15 marzo 2024.

Il dettaglio. Il bando è finalizzato ad agevolare l’accesso alle agevolazioni previste per l’ammodernamento delle macchine agricole, nell’ambito della Missione 2, Componente 1, Investimento 2.3 – “Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare”- Sottomisura – Ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione” del Pnrr. 

L’investimento 2.3 del Pnrr, in particolare, contempla l’erogazione di un contributo in conto capitale a fondo perduto per l’ammodernamento dei macchinari agricoli, da destinare alle imprese agricole e alle imprese agromeccaniche ai fini di un complessivo ammodernamento del parco macchine in coerenza con la diffusione delle migliori tecnologie disponibili che consentono un minore impatto ambientale del settore agricolo. L’investimento guarda, altresì, ai cambiamenti climatici in atto che rendono sempre più frequenti le emergenze legate a stati di siccità che coinvolgono anche il settore agricolo le cui produzioni di qualità dipendono strettamente dalla possibilità di irrigare le colture, in particolare proprio quelle a maggiore valore aggiunto.

I beneficiari sono le imprese agro-meccaniche e le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni. La domanda di sostegno deve essere compilata, sottoscritta ed inviata esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’applicativo del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian).

Emilia Romagna: fondi per l’attrazione di investimenti

Il bando: Accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese

Importo: La dotazione finanziaria del bando per le annualità 2024, 2025 e 2026 è pari a euro 13.000.000
Deadline: 29 febbraio 2024

Il dettaglio. Il Bando “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, emanato in attuazione della legge regionale n.14 del 18 luglio 2014, intende raccogliere proposte per la realizzazione di programmi di investimento strategici ad elevato impatto occupazionale che comprendano prioritariamente lo svolgimento di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati a sviluppare e diffondere significativi avanzamenti tecnologici per il sistema produttivo e, contestualmente, alla acquisizione di nuovi risultati di rilevanza tecnologica e industriale di interesse per le filiere produttive regionali e favorire la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3 anche attraverso la valorizzazione e l’attrazione di alte competenze.

Il bando seleziona Programmi di investimento di alta rilevanza strategica con l’obiettivo della sottoscrizione, in presenza di risorse finanziarie sufficienti, di Accordi regionali di Insediamento e Sviluppo, che rispondono agli obiettivi di interesse regionale di seguito elencati: accrescere la competitività delle filiere e dell’intero sistema produttivo regionale rafforzandone in questo modo la capacità innovativa; integrarsi col sistema regionale della ricerca e della formazione avanzata e contribuire al suo miglioramento; produrre significativi effetti occupazionali diretti e indiretti, sia a livello quantitativo che qualitativo e positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale; accelerare la transizione delle pmi verso la digitalizzazione, la sostenibilità dei prodotti e dei procedimenti aziendali attraverso il rafforzamento delle competenze; attivare dinamiche di sviluppo economico territoriale in aree della regione caratterizzate da maggiori difficoltà strutturali, attraverso investimenti innovativi e in grado di incrementare la dotazione tecnologica del territorio.
Per essere ammessi al bando è necessario candidare almeno un progetto di R&S del valore di 2,5 milioni di euro per le grandi imprese e 1,5 milioni di euro per le pmi e prevedere un incremento occupazionale di almeno 20 nuovi addetti tempo pieno e indeterminato per le grandi imprese e 15 nuovi addetti a tempo pieno e indeterminato per le pmi.

Liguria: sostegno alla digital transformation delle pmi

Il bando: Sostegno agli investimenti in innovazione per l’intermodalità e per le imprese che operano nelle aree integrate logistiche

Deadline: la finestra temporale per la presentazione delle domande va dal 29 gennaio 2024 alle 17:30 del 15 febbraio 2024

Il dettaglio. Il bando intende sostenere le micro, le piccole e le medie imprese che, all’interno di unità operative ubicate nel territorio regionale, realizzino interventi di innovazione, automatizzazione, digitalizzazione del processo logistico e delle attività collegate, per uno sviluppo dell’intermodalità e della competitività del settore. Il bando, in particolare, è finalizzato alla realizzazione di interventi di interoperabilità, comunitariamente definita, di implementazione delle piattaforme di interscambio (connettori, Ocr, software dialoganti coi varchi, sistemi federati) e gate automation per le imprese; digitalizzazione di strumenti predittivi, gestionali, manutentivi, a condizione di interoperabilità/connettibilità e loro customizzazione; innovazione e automazione (con ridistribuzione e revisione delle competenze tecniche del personale) delle manovre e della trazione ferroviarie (digital equipment for the rolling stock); digitalizzazione della lettera di vettura stradale (e-Cmr); applicazioni della tecnologia blockchain alla catena logistica con ritorni sulla catena del prezzo; azioni integrative di sostenibilità logistica e portuale comportanti riduzione delle esternalità negative con evidenza nella catena del prezzo (internalizzazione dei costi); servizi di gestione del rischio da cybersecurity.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% della spesa ammessa. In ogni caso il contributo concesso per ciascuna domanda presentata non può superare l’importo massimo di euro 300.000.

Sicilia: finanziamenti per la creazione di nuove imprese

Il bando: FAre Impresa in Sicilia

Importo: 26 milioni di euro.
Deadline: 27 febbraio 2024

Il dettaglio. L’Assessorato delle attività produttive della Regione Siciliana punta a sostenere, mediante la concessione di contributi a fondo perduto in regime de-minimis, la creazione e lo sviluppo nel territorio regionale di nuove imprese, permettere l’emersione di una nuova generazione di imprenditori, in particolare giovani e donne, favorire la nascita e la crescita di start-up innovative, promuovere forme di autoimpiego e sostenere le politiche attive del lavoro.

Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti imprenditoriali che abbiano ad oggetto l’avviamento di una nuova attività d’impresa o lo sviluppo di una già esistente perseguendo una o più delle seguenti finalità: fornitura di nuovi prodotti e/o servizi al mercato, ovvero la combinazione di prodotti e/o servizi in grado di differenziare l’impresa sul mercato rispetto ai concorrenti; apportare cambiamenti su processi produttivi e/o di erogazione di servizi o parti di essi in grado di migliorarne l’efficienza e l’efficacia complessiva; introdurre prodotti, servizi e/o processi che generano come effetto l’ampliamento a nuovi target di consumatori o di utenza; soddisfare i bisogni culturali, sociali e sociosanitari, in modo più efficace rispetto alle alternative esistenti; valorizzare attività di ricerca e sviluppo.
Ammissibili anche i progetti imprenditoriali relativi alla produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della fornitura di servizi alle imprese e alle persone, del commercio di beni e servizi, compreso il franchising, della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, della ricettività e dei servizi complementari al turismo, delle attività della filiera culturale finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, della realizzazione di prodotti e servizi per l’innovazione sociale.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di sovvenzione (contributo a fondo perduto), con un’intensità di aiuto fino al 90% del totale delle spese ammissibili.

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