IL REPORT

Industria 4.0, in Italia solo il 14% di aziende “real innovator”

Secondo l’indagine “Ey digital Manufacturing Maturity Index 2019”, sono soprattutto le Pmi a fare fatica. Mentre il mondo enterprise fa leva sui benefici fiscali per adottare le nuove tecnologie ai piccoli mancano le competenze per avviare iniziative

Pubblicato il 11 Lug 2019

Industrial-IoT

In Italia sono ancora pochi i veri innovatori sul fronte dell’Industria 4.0, e in affanno risultano soprattutto le Pmi. Solo il 14% delle aziende, infatti, ha raggiunto un livello avanzato di sviluppo digitale e di interconnessione, mentre, quasi la metà (49%) ha gettato le basi per una trasformazione digitale completa e il 37% è in fase sperimentale. Soltanto il 5% possiede un sistema strutturato e automatizzato di integrazione dei dati con fornitori e clienti. È quanto emerge dall’indagine “Ey digital Manufacturing Maturity Index 2019” e presentata in occasione dell’ultima tappa del “Manufacturing Lab”, roadshow di Ey realizzato in collaborazione con Ibm. Sono stati analizzati 600 progetti interpellando 450 figure chiave aziendali e 150 imprese del comparto manifatturiero. Secondo i risultati dell’indagine, i principali ostacoli nel percorso di digitalizzazione delle aziende manifatturiere sono la limitata cultura digitale (per l’85% degli imprenditori) e l’individuazione di figure professionali adeguate (84%).

Quasi un’azienda su tre utilizza tecnologie IoT e interconnettività nei propri processi di fabbrica. Il 43% le utilizza in maniera sperimentale mentre il 29% utilizza ancora tecnologie tradizionali. Soltanto il 12% delle aziende ha disegnato ed eseguito un programma strutturato di sviluppo delle competenze digitali mentre il 37% riconosce di avere una limitata conoscenza di questo mondo.

Dall’indagine risulta marcato il divario tra piccole e grandi aziende. Il 75% delle organizzazioni di stampo enterprise fa già uso di tecnologie innovative e di Industria 4.0 usufruendo dei benefici fiscali, mentre due aziende su tre tra le piccole imprese non possiedono un ente dedicato allo sviluppo di iniziative digitali, mostrandosi deboli in tema di cultura aziendale, governance del cambiamento e strategia dello sviluppo.

“Le imprese fanno fatica a intercettare le competenze necessarie allo sviluppo dell’Industria 4.0 e, ove trovate, a tenerle aggiornate”, commenta l’amministratore delegato di Ey in Italia, Donato Iacovone. “Diventa fondamentale e strategico per le nostre imprese, in particolare per le Pmi, investire in formazione e in competenze adeguate, indispensabili per evolvere e competere sui mercati internazionali”.

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