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Industria 4.0: in manovra 45 milioni per blockchain, IoT e AI

Nell’ultima bozza della legge di Bilancio previsto un Fondo per sviluppare progetti abiltanti la smart manufacturing basati su tecnologie avanzate. Le risorse spalmate su tre anni. “Voucher manager” per consulenze digitali a supporto della digital transformation delle imprese

Pubblicato il 31 Ott 2018

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Un Fondo a favore delle tecnologie e applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things e il voucher manager. L’ultima bozza della Legge di bilancio introduce nell’articolo 19 queste misure “per perseguire obiettivi di politica economica ed industriale, connessi anche al programma Industria 4.0 nonché per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico”. Il Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni 4.0 avrà una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

Previsto poi quello che viene definito nella bozza “voucher manager” per le piccole e medie imprese, un contributo fino a 40mila euro per prestazioni consulenziali specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale, di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Contributo concesso anche alle imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete, aventi nel programma comune di rete lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0” e di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, tramite voucher di importo non superiore a 80mila euro.

“Il Fondo è destinato a finanziare – si legge nella bozza – progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri, nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, della Blockchain e dell’Internet of Things, funzionali alla competitività del Paese; sfide competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi; il supporto operativo ed amministrativo”.

La funzione di amministrazione vigilante è attribuita al Ministero dello sviluppo economico. Al Fondo possono affluire, previo versamento all’entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione in spesa, contributi su base volontaria.

Per il “voucher manager” il testo precisa che “alle piccole e medie imprese, è attribuito un contributo a fondo perduto, tramite voucher di importo non superiore a 40.000 euro, e comunque non superiore al 50 per cento dei costi sostenuti a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020” e che “i contributi sono concessi a seguito della sottoscrizione di un apposito contratto di servizio di consulenza tra i soggetti beneficiari e le societa’ o i manager in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un apposito elenco.

Per queste finalità è istituito un fondo, con una dotazione pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Nello stesso articolo resta invariata la dotazione per il rifinanziamento della Nuova Sabatini (480 milioni in 6 anni) mentre si modificano le risorse a sostegno della Microelettronica: viene istituito “un fondo finalizzato all’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulla microelettronica, con una dotazione di 50 milioni per il 2019 e 2020 (erano 60 e 80 nella precedente bozza) e 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024”.

Confermato l’incremento “di 100 milioni di euro per l’anno 2019 e di 50 milioni di euro per l’anno 2020” la dotazione del Fondo per le aree di crisi. Al fine di promuovere gli investimenti in capitale di rischio da parte di operatori professionali, sale la dotazione del “Fondo di sostegno ai Fondi di Venture Capital” con una dotazione di 30 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 (erano 15 nella precedente bozza solo per 2019 e 2020) e di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2025.

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