Industria 4.0, asse Italia-Europa. In palio il primato tecnologico

Incontro tra il ministro Guidi e il commissario all’Economia digitale Oettinger: il Paese in prima linea per sostenere la strategia comunitaria che sarà presentata a breve. Focus anche sulle smart city

Pubblicato il 18 Mar 2016

F.Me

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Il Governo e la Commissione Ue fanno il punto sui temi strategici per la trasformazione digitale: “Industria 4.0” e Smart City. Gli argomenti sono stati al centro dell’incontro di questa mattina tra il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e il Commissario europeo per l’economia e la società digitale Gunther Oettinger in visita a Roma, secondo quanto riporta una nota del ministero.

La Commissione Ue sta infatti per lanciare la Strategia europea per la trasformazione digitale dell’industria, che il Governo italiano sostiene con forza, volta a facilitare l’accesso delle imprese alle tecnologie digitali, a sviluppare un primato europeo nelle piattaforme industriali digitali, a preparare i lavoratori a cogliere i benefici della digitalizzazione e a sviluppare soluzioni normative innovative per l’industria digitale.

In materia di città intelligenti, il ministro Guidi ha illustrato il suo Atto d’indirizzo appena firmato e il programma d’intervento del Mise che, con una dotazione iniziale di 65 milioni di euro, prevede progetti pubblico-privati per promuovere infrastrutture e servizi energetici efficienti e connessi nelle aree urbane e per attivare appalti pre-commerciali di grandi dimensioni in risposta ai fabbisogni piu’ innovativi espressi dalle amministrazioni.

Nel corso dell’incontro il vicepresidente della Commissione Ue e il ministro Guidi hanno anche parlato della modernizzazione dell’industria siderurgica europea alla luce della recente comunicazione di Bruxelles sulle misure a difesa dell’acciaio.

Il ministro Guidi ha apprezzato la presa d’atto della Commissione sull’urgenza di un intervento che l’Italia, insieme ad altri 6 Paesi europei, aveva sollecitato a febbraio ma ha aggiunto che occorre fare di più a sostegno di un settore altamente tecnologico che e’ essenziale per la tenuta di tutta l’industria manifatturiera europea.

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