L'INTERVENTO

Industria 4.0, Cisco scommette sulle “energie” intellettuali italiane

Domanda di professionalità digitali cresce di oltre il 25% l’anno. Con Digitaliani già formate negli ultimi 18 mesi più di 60mila persone. Ma ora sfida si raddoppia

Pubblicato il 02 Ott 2017

Michele Dalmazzoni, collaboration & industry digitization leader, Cisco Italia

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La sfida dell’innovazione digitale si vince se si mette il paese nella condizione di giocare tutte le partite, in tutte le aziende e su tutti i territori. La convinzione di Cisco è da sempre quella di accompagnare e sostenere i fenomeni dell’innovazione con una potente azione sui territori, con la formazione, la preparazione, lo sviluppo di quegli skill che permettono di “mettere a terra” i fenomeni, di trasformare l’Industria 4.0 in efficienza, in sicurezza, in velocità di esecuzione, in nuovi servizi e nella creazione di nuovi modelli di business. In vere e proprie nuove forme di competitività per le imprese.

Persone. La chiave di volta per un’azienda che fa innovazione e che produce tecnologie, è nelle persone e nella capacità di sostenere il passaggio culturale e professionale con una potente azione sul piano della formazione. Con Digitaliani Cisco ha formato negli ultimi 18 mesi più di 60 mila persone, fornendo competenze nel rispetto del piano triennale da 100 milioni di dollari lanciato da in Italia a gennaio 2016.

Con questo programma, che si è agganciato agli sviluppi dell’Industria 4.0, stiamo entrando in uno scenario da Formazione 4.0, che grazie alla Cisco Networking Academy, attiva in tutto il mondo da 20 anni, porta le competenze digitali nella scuola, con obiettivi di qualificazione e riqualificazione professionale dei lavoratori con un focus speciale sui principali fenomeni che portano nuovo valore nelle imprese come l’Internet of Things, come la cybersecurity, come reti di nuova generazione e più in generale come l’Industria 4.0.

A fronte di una domanda di professionalità digitali che cresce di oltre il 25% all’anno, per un paese a fortissima vocazione manifatturiera come l’Italia è fondamentale puntare sulle energie intellettuali necessarie per costruire il futuro del paese. Cisco Networking Academy lo sta interpretando con una offerta di strumenti formativi immediatamente spendibili in termini di collaborazione con tutti gli attori del mondo delle imprese e delle filiere. ma l’altra grande sfida della Cisco Networking Academy è nella “industrializzazione” dei processi di diffusione delle competenze per rispondere alla domanda di skill necessaria per sostenere le accelerazioni della trasformazione digitale.

I risultati si vedono: 60 mila persone formate in meno di due anni, 80% di studenti delle scuole superiori, 20% nelle università o tra professionisti in cerca di specializzazione. Solo nell’anno scolastico 2016/2017, il numero di iscritti ai corsi è salito del 110%. Nello stesso tempo, l’impianto formativo, guarda anche al corpo docenti con la formazione di oltre mille insegnanti. E infine il collegamento del Programma Cisco Networking Academy con le 3 mila aziende partner di Cisco in Italia per accorciare l’inserimento nel mondo del lavoro e favorire l’ingresso dei talenti nelle imprese che ne hanno bisogno. In questo senso si colloca anche il progetto Impres@Digitale con un piano di lavoro triennale che vede Cisco impegnata con il Ministero per l’Istruzione, università e ricerca, sempre nel segno di Digitaliani.

La formazione è a sua volta alla base dell’altro grande piano di innovazione che vede ancora una volta Cisco come attore di riferimento: il consolidamento dell’Industria 4.0 e il passaggio da una visione Industria 4.0 a una prospettiva di Impresa 4.0.

Ora che le imprese hanno iniziato a monetizzare e a capire i vantaggi che si possono ottenere portando una vera digitalizzazione nella produzione, negli stabilimenti, nelle infrastrutture della supply chain; ora che dai progetti Industry 4.0 sono arrivare risposte nuove in termini di efficienza, sicurezza, sperimentazione e sviluppo di nuovi modelli di business, ecco che la sfida raddoppia.

Da una parte bisogna accelerare questo processo e consentire a tutte le imprese di attuare piani di Industria 4.0 allargando i processi anche a livello di filiere, e dall’altra, è necessario portare la progettualità dal livello dell’Industria 4.0 a quello dell’Impresa 4.0. Ecco che diventa necessario avviare un nuovo percorso per passare dalle macchine e dai prodotti connessi, alla connessione vera e propria delle stesse imprese in ogni loro componente. La roadmap chiede di uscire dall’interpretazione meramente legata all’aspetto industriale, alla macchina connessa, e capire che è l’impresa nel suo insieme che deve essere connessa, con una digital transformation che non si ferma alla produzione, ma si estende a tutti processi dall’ R&D al design, dalla definizione e attuazione delle strategie commerciali al marketing, dal rapporto con le reti di vendita all’analisi della customer experience e del post vendita. E ancora una volta la sfida passa dal networking, dalla collaboration, dalla sicurezza e dallo sviluppo di nuove competenze.

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