STRATEGIE

Industria 4.0, mercato dell’energia alla prova digital

Reti digitali, contatori intelligenti e sensori anti-spreco: la smart manufacturing rivoluziona il settore. L’Ue ci scommette. L’eurodeputata Patrizia Toia: “Piano Calenda molto apprezzato a Bruxelles”

Pubblicato il 08 Giu 2017

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Reti digitali, contatori intelligenti e sensori che consentono la razionalizzazione dei consumi evitando gli sprechi energetici. Sono questi alcuni degli elementi di novità del mercato dell’energia che guarda alla rivoluzione industriale 4.0. Il tema è stato affrontato nel corso di un convegno svoltosi nell’ambito del Festival dell’Energia in corso a Milano. La vicepresidente della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del parlamento europeo, Patrizia Toia, ha evidenziato che il binomio “energia e industria è imprescindibile. Se il digitale diventa un asse dell’evoluzione è evidente che l’energia ha la sua importanza”.

“L’Italia con Industria 4.0 del ministro Calenda si è posta tra i Paesi che hanno un piano. Il nostro Paese è arrivato con questo piano che sta facendo discutere molto in positivo – ha spiegato Toia – E’ uno strumento che ha al suo interno tutto il discorso dell’iperammortamento per le aziende, il tema della scuola con il rilancio degli istituti tecnici e la realizzazione di piccole infrastrutture con le università. Proprio per questa completezza di interventi il piano italiano è visto molto bene in Europa”.

“Le politiche della Commissione europea hanno come priorità l’Unione dell’energia e l’Unione digitale – ha poi ricordato Toia – Il presidente dell’esecutivo Ue, nel quadro del cosiddetto piano Juncker volto a rilanciare la crescita economica e gli investimenti in Europa, “punta molto sull’innovazione, abbandonando un focus prettamente industriale”. Toia ha evidenziato che le sfide che attendono le imprese italiane del settore manifatturiero coinvolgeranno necessariamente il campo digitale e energetico, osservando che Internet e il digitale stanno trasformando i sistemi di produzione, e impatteranno positivamente anche sull’efficienza energetica e sono centrali nel quadro del piano Industria 4.0.

“Basta pensare – ha precisato Toia – agli strumenti offerti dalle reti di distribuzione digitale, ai sistemi di stoccaggio e alla nascente tipologia di consumatore, il pro-sumer, che e’ al contempo produttore e consumatore di energia”, creandosi un prodotto su “misura”. Secondo Toia l’Italia ha fatto un “salto enorme sul fronte tecnologico”, citando la diffusione capillare della banda larga e ultra-larga. Tuttavia, ha aggiunto, molte piccole e medie imprese non hanno ancora la consapevolezza delle opportunità offerte dalla rivoluzione digitale e non hanno le risorse per affrontare il cambiamento. Il piano Industria 4.0 offre validi strumenti alle aziende, ha concluso Toia, e anche l’Ue sta lavorando molto per supportare le start up innovative tramite incentivi e finanziamenti.

Il responsabile delle relazioni con le istituzioni di Italgas, Leonardo d’Acquisto, ha ricordato che nella distribuzione del gas “ci stiamo innovando molto. Si pensi ad esempio alla sostituzione dei contatori e su questo settore noi siamo messi bene”. Le nuove tecnologie consentono di “razionalizzare i consumi – ha detto il presidente di Axpo Italia, Salvatore Pinto – riducendo gli sprechi. Si pensi ad esempio all’utilizzo di sensori intelligenti che per la loro produzione porterà a nuovi posti di lavoro”. L’importanza della cybersecurity è stato il tema affrontato dal ceo di Yarix, Mirko Gatto, il quale ha affermato che con l’arrivo del 4.0 serve “prevenire eventuali attacchi informatici che provocherebbero danni alle aziende”.

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