CARRIERE

Bt, Luigi Marino alla guida delle risorse umane in Europa, Usa e Sud America

Già a capo delle Hr per il vecchio continente, il manager amplia le proprie responsabilità anche oltreoceano. Tra le sfide l’attrazione di telenti nel networking, della sicurezza e del cloud e l’implementazione di nuovi modelli organizzativi per l’hybrid working

Pubblicato il 15 Giu 2022

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Crescono le responsabilità di Luigi Marino all’interno di Bt: il manager, che dal 2017 era responsabile delle risorse umane, passa a dirigere l’Hr di British Telecom  anche nella region America, che comprende Stati Uniti e Sud America, e per tutte le strutture di vendita della divisione Global, che serve le principali multinazionali e organizzazioni internazionali in 180 Paesi del mondo.

44 anni, laureato in Economia aziendale presso l’Università Roma Tre “Federico Caffè” , Marino ha al suo attivo anche un Mba presso la Luiss Business School di Roma. Prima di approdare in Bt era stato, dal 2005 al 2017, alla direzione delle risorse umane di Piaggio, dove ha ricoperto nel tempo incarichi di crescente responsabilità.

“BT opera un business innovativo e al tempo stesso complesso che ha un impatto positivo sulla qualità della vita di milioni di clienti finali , il nostro fine è ‘connect for good’ – afferma Marino –  In questo contesto sono le nostre persone a fare la differenza e il ruolo della funzione Hr è sempre più critico, determinante, una sorta di laboratorio orientato alla continua innovazione soprattutto in un periodo storico post pandemia dove il mondo del lavoro è cambiato e gli stessi colleghi stanno rivedendo priorità e stili di vita.  Tante sono le sfide Hr all’orizzonte – conclude – la capacità di attrarre talenti in settori come quelli del networking, della sicurezza e del cloud cosi come l’individuazione e lo sviluppo delle “competenze del futuro” a supporto della  crescita di Bt Global, sono quelle più affascinanti, oltre all’implementazione di nuovi modelli organizzativi che sappiano cogliere tutti i vantaggi dell’hybrid working post-pandemia”.

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