IL PROGETTO

Manager 4.0, la Toscana mette sul piatto 25 milioni

Laboratori e formazione – anche a distanza – per disoccupati e dirigenti, i pilastri del piano avviato dalla Regione per aumentare la crescita del capitale umano

Pubblicato il 20 Feb 2018

F. Me

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people in a computer network

Laboratori, formazione per disoccupati e manager, nuovi corsi istruzione e formazione tecnica superiore e Istituti tecnici superiori, corsi a distanza e aggiornamento delle competenze degli adulti. Sono queste alcune delle opportunità offerte dai nuovi indirizzi strategici della Regione Toscana in materia di formazione 4.0 che, aggiornando i precedenti, puntano a sostenere anche per il 2018 la crescita del capitale umano per metterlo in grado di affrontare il percorso di sviluppo verso il nuovo paradigma 4.0.

Come fa notare l’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, l’aggiornamento delle competenze costituisce un elemento decisivo, nella relazione tra tecnologia e lavoro: l’adeguamento delle competenze al cambiamento tecnologico può, infatti, favorire effetti compensativi che riducano o annullino i costi occupazionali e sociali della transizione tecnologica e ne massimizzino le opportunità. La Regione per il 2018, e anche grazie alle risorse messe a disposizione dal Por Fse 2014-2020 e nell’ambito del progetto Giovanisì, ha avviato diverse azioni. Tra queste i laboratori territoriali per l’innovazione: l’avviso regionale per il rafforzamento degli Istituti tecnici e professionali promuoverà l’utilizzo, da parte delle scuole, dei laboratori degli organismi di ricerca, per contribuire a una scuola aperta, con spazi adeguati a una didattica innovativa.

Sono poi in corso di approvazione, e partiranno a settembre, 40 percorsi Ifts 4.0, per un importo complessivo di 4,8 milioni di euro. Ulteriori percorsi potranno essere finanziati con uno scorrimento della graduatoria. E’ stato anche approvato l’avviso regionale che prevede da parte delle sette fondazioni Its toscane la presentazione di progetti per la formazione post diploma di tecnici in possesso di competenze specialistiche, trasversali e interdisciplinari richieste dalle imprese orientate verso Industria 4.0. Per la prima scadenza sono disponibili 4 milioni euro. Iniziative di formazione sono riservate anche a manager e imprenditori. Si tratta dei voucher per manager (è aperto, con scadenze trimestrali – la prossima è il 30 marzo 2018 – l’avviso per la concessione di voucher formativi per manager, con priorità per i percorsi che riguardino le competenze necessarie per competere nell’economia digitale), di corsi per imprenditori (partiranno a primavera 20 corsi finanziati dalla Regione, per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro), dei voucher per imprenditori (sarà aperto da giugno un nuovo avviso, per l’importo di un milione di euro).

Per la formazione dei disoccupati, saranno indetti tre nuovi avvisi: per il finanziamento dei corsi di formazione territoriale e di formazione strategica, per formare figure di addetti e, rispettivamente, di tecnici e responsabili, per un importo complessivamente a disposizione di 23 milioni di euro; alla formazione a supporto della creazione di impresa sarà dedicato un avviso specifico, per l’importo di 2,5 milioni di euro. Nell’ambito delle politiche finalizzate alla realizzazione di un sistema regionale di apprendimento permanente, sarà valorizzato il contributo di tutti gli attori del sistema educativo, di istruzione e di orientamento, per favorire l’attivazione di percorsi di garanzia per l’acquisizione di competenze, di base e trasversali, per gli adulti.

Per il 2018, infine, si segnalano corsi di formazione a distanza sulle nuove tecnologie e i corsi di introduzione ai temi di Industria 4.0 per gli studenti, oltre che per gli imprenditori; l’aggiornamento dell’analisi dei fabbisogni formativi delle imprese e dei professionisti dinamici e la costruzione di un osservatorio digitale del mercato del lavoro regionale, che consentirà di stimare, attraverso l’analisi di una base dati degli annunci di lavoro sul web, la richiesta futura di professioni e competenze, anche da parte delle piccole imprese e delle imprese artigiane.

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