COMPETENZE

Tecnologie 4.0 driver di occupazione: l’80% dei diplomati Its lavora entro un anno

La fotografia scattata dal Monitoraggio nazionale del Miur che analizza l’inserimento dei ragazzi usciti dagli Istituti Tecnici Superiori. Il ministro Bussetti: “Sul piatto 32 milioni”

Pubblicato il 15 Mag 2019

D. A.

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L’80% dei diplomati (2.068) all’Its nel 2017 ha trovato lavoro entro un anno dal diploma, nel 90% dei casi (1.860) in un’area coerente con il percorso di studi concluso. E le aree tecnologiche con le migliori performance occupazionali sono Mobilità sostenibile (83,4%) e Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (82,5%). Sono questi alcuni dei dati più interessanti che emergono dal Monitoraggio nazionale 2019 sul Sistema Its (Istituti Tecnici Superiori), la cui conferenza di presentazione si è tenuta stamattina a Roma, nella sede del Miur.

“Gli Istituti Tecnici Superiori rappresentano un segmento relativamente giovane del nostro sistema formativo, che ha già dimostrato di essere una punta di eccellenza: il numero degli iscritti a queste realtà aumenta di anno in anno, a testimonianza dell’alta qualità dell’offerta formativa e della garanzia di un quasi immediato ingresso nel mondo del lavoro”, ha detto il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti. “Come Governo sosteniamo convintamente queste istituzioni: il nostro Paese ha bisogno di tecnici qualificati in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo. Ho firmato il decreto che stanzia 32 milioni di euro che le Regioni potranno destinare al fondo per il finanziamento degli Its. Con largo anticipo rispetto al termine che la legge fissava a settembre. Grazie a questo provvedimento, ci saranno a disposizione 10 milioni in più rispetto all’anno precedente. Ventidue potranno essere erogati subito, mentre la quota rimanente sarà utilizzata a titolo di premialità. Con queste risorse, saranno circa 3.000 i giovani in più che, terminata la Scuola secondaria di secondo grado, potranno accedere agli Istituti Tecnici Superiori. Il nostro obiettivo è far sì che ciascun ragazzo trovi la propria strada. E costruire un legame tra formazione e lavoro”.

Secondo l’indagine, il 45% dei percorsi formativi (62 sui 139 monitorati) ha avuto accesso alla premialità. Le aree tecnologiche con il rapporto più alto tra percorsi premiati e percorsi monitorati per le Nuove tecnologie per il Made in Italy sono Sistema meccanica (86,3%) e Sistema Moda (62,5%). Per il restante delle aree tecnologiche: Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (69,2%) e Mobilità sostenibile (61,1%). Le Regioni con il maggior numero di percorsi premiati sono la Lombardia (con 12 percorsi), il Veneto (con 12 percorsi) e l’Emilia-Romagna (con otto percorsi).

Gli esiti del Monitoraggio nazionale 2019 sottolineano anche l’efficacia e la stabilità del canale formativo terziario professionalizzante degli Its, che si confermano una delle novità più significative nel panorama della formazione terziaria professionalizzante. Nel 30% dei percorsi realizzati, le tecnologie abilitanti 4.0 sono utilizzate nelle attività didattiche come strumenti per realizzare prodotti. Una novità che ha convinto le aziende: i dati dimostrano che gli Its rispondono a un bisogno reale delle imprese e colgono le diverse tendenze del mercato del lavoro.

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