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Digital & IT, Dedagroup a caccia di 400 professionisti



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Dall’artificial intelligence alla cybersecurity, dal cloud al software development: la società pronta a rafforzarsi in vista delle nuove sfide tecnologiche e del supporto ai progetti nazionali nell’ambito del Pnrr. Le nuove assunzioni puntano a sostenere anche la crescita dell’Hub Finance & Data

Pubblicato il 29 apr 2024



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Ben 400 nuovi professionisti entreranno a fare parte di Dedagroup nel 2024. Il piano di assunzioni prevede l’inserimento di figure con esperienza, ma anche di neolaureati e neodiplomati sia in materie scientifiche che umanistiche, che lavoreranno nei mercati presidiati dal Gruppo: dall’artificial intelligence & data al banking & finance, dall’industrial, al digital business fino al fashion & luxury, dai public services, energy & healthcare al cloud e alla cybersecurity.

Tra le figure ricercate, in particolare, compaiono Software e AI developer, Business Analyst e Consultant, Sales, System Engineer, Project Manager, Cybersecurity Specialist.

Nelle persone il “cuore pulsante” del gruppo

Dedagroup può già oggi contare sulle competenze di oltre 3.000 persone nelle 39 sedi italiane e 9 sedi internazionali del Gruppo (distribuite tra Stati Uniti, Messico, Regno Unito e Tunisia).
“Le persone sono il cuore pulsante del nostro Gruppo – spiega Valentina Gilli, HR Director di Dedagroup -. Ciascun professionista che entra a farne parte contribuisce alla nostra crescita. Da sempre, infatti, promuoviamo la leadership diffusa, la responsabilità e la partecipazione attiva, come stimolo professionale, ma anche e soprattutto perché siamo convinti che queste siano competenze necessarie per affrontare al meglio le sfide che il mercato impone e per portare valore alle realtà che a noi si affidano”.

“L’IT e il digitale sono un volano di crescita – aggiunge -. Per sprigionare davvero tutto il loro potenziale, però, non si può prescindere dalle persone, dalle loro competenze e dalla capacità di lavorare insieme ai clienti e agli altri attori del territorio in un’ottica di co-creazione e collaborazione, per esprimere nuove progettualità e sostenere lo sviluppo digitale della nostra società”.

Assunzioni anche a supporto dell’attuazione del Pnrr

Le nuove assunzioni sosterranno anche la crescita dell’Hub Finance & Data di Dedagroup, centro di eccellenza che combina le competenze e i software delle aziende del Gruppo che operano nell’ambito del banking & finance, dei dati e dell’AI, per portare a banche, assicurazioni, operatori finanziari e large corporate un’offerta sempre più integrata e completa di soluzioni. Supporteranno inoltre la messa a terra del Pnrr e risponderanno alle sfide che il nostro Paese sta affrontando: dalla sanità all’energy, dalla cybersecurity alla transizione verso modelli di business, ma anche di gestione del territorio, più sostenibili.

Al via il co-innovation lab con Fondazione Bruno Kessler

Intanto è notizia di qualche giorno fa il rafforzamento dell’alleanza fra Dedagroup e Fondazione Bruno Kessler (Fbk). La collaborazione fra il polo di aggregazione delle eccellenze italiane del software e delle soluzioni As a Service e l’istituto di ricerca internazionale con sede a Trento che si dedica allo studio delle scienze naturali, tecnologiche e umanistiche, iniziata nel 2016 con la creazione del primo Co-Innovation Lab incentrato su AI & Data Engineering, si espande infatti con l’istituzione di un secondo laboratorio congiunto. Quest’ultimo ambisce a promuovere un trasferimento tecnologico costante, mettendo l’accento sulla sicurezza informatica per il software di ultima generazione, un ambito di crescente importanza per le organizzazioni di ogni dimensione, sia nel settore pubblico che in quello privato.

Nasce così il Co-Innovation Lab Cleanse – CLoud Native ApplicatioN Security, investimento congiunto per la condivisione delle forti competenze dei suoi promotori, con l’obiettivo di permettere al mercato di integrare nuove metodologie e nuovi strumenti per lo sviluppo di software cloud native sicuri by design, così da anticipare e rispondere ai sempre più elevati standard richiesti nel campo della cybersecurity – legati per esempio alla nuova normativa Nis2 – e alla complessità delle sfide poste dai nuovi scenari tecnologici e applicativi.

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