Accordo Beatles-Apple. Finalmente “come together”

Si chiude in bellezza la corte serrata ai diritti dei Fab Four perseguita per anni dall’azienda di Steve Jobs. L’opera omnia sbarca su iTunes e iPad. Ma in Italia i prezzi saranno del 30% superiori a quelli Usa

Pubblicato il 16 Nov 2010

Dopo lunghi mesi di negoziati, il catalogo dei Beatles è
disponibile sull'iTunes Store della Apple, il negozio digitale
di musica e di film della casa di Cupertino. Sulla home page della
Apple, alle 10:00 in punto ora americana (la 16:00 in Italia), il
catalogo è stato messo in vendita a 149 dollari negli Stati Uniti
ed è disponibile anche sull'iPad. L'accordo chiude una
lunga telenovela, visto che i negoziati fra le parti sono stati
travagliati. Da oggi via libera all'attesa possibilità di
scaricare on-line il catalogo dei Beatles, finora un macroscopico
"buco" nel catalogo del più grosso rivenditore di musica
mondiale.

La rock band più amata nella storia della musica, informa la casa
di Cupertino, sbarca su iTunes Store con versioni rimasterizzate
dei loro album scaricabili in iTunes LP, oltre alla la compilation
in due volumi "Past Masters" e le classiche collezioni
"Red" e "Blue" potranno essere acquistati e
scaricati da iTunes in tutto il mondo, come album o singoli
brani.

I fan potranno anche acquistare – a 149 euro – uno speciale
"Beatles Box Set" digitale, che include il film
"Live at the Washington
Coliseum, 1964", un'esclusiva mondiale di iTunes che
permette di rivivere il primissimo concerto dei Beatles negli Stati
Uniti.

"Siamo entusiasti di portare la musica dei Beatles in iTunes –
ha detto Paul McCartney – Ed è fantastico sentire così tanto
affetto da parte della comunità digitale nei confronti di brani
originariamente incisi su vinile".

"Sono davvero felice, ora non mi chiederanno più quando i
Beatles sbarcheranno su iTunes – ha dettoto Ringo Starr –
Finalmente, chi vuole, può scaricare le nostre canzoni, tutti i
Beatles da Liverpool a oggi! Peace and Love, Ringo".

"Amiamo i Beatles ed è un onore per noi accoglierli con
calore nella grande famiglia iTunes", ha detto Steve Jobs,
creatore e ad di Apple. "Abbiamo percorso una lunga e tortuosa
strada per arrivare fin qui. Grazie a Beatles e Emi, abbiamo
realizzato un sogno che avevamo nel cassetto da quando presentammo
iTunes ben dieci anni fa".

Nella versione di iTunes LP, oltre a un design dedicato e funzioni
evolute, gli utenti avranno a disposizione un esclusivo
mini-documentario sulla creazione di ciascun album. Gli album
singoli sono disponibili per l'acquisto e il download a 12,99
euro l'uno, gli album doppi a 19,99 euro l'uno e le singole
canzoni a 1,29 euro l'una.

Prima dell'annuncio ufficiale dell'accordo, la compagnia di
Steve Jobs si era limitata ad affermare sul suo sito che quello di
oggi sarebbe stato "un giorno che non potrete mai
dimenticare", senza fornire ulteriori dettagli: il quotidiano
statunitense The Wall Street Journal tuttavia aveva anticipato le
trattative fra la Apple, i rappresentanti dei Fab Four e della Emi.
Trattative giunte a buon fine la scarsa settimana.

Non si sa se il catalogo dei Beatles sarà disponibile anche ad
altri player multimediali. C'è da dire che la quota di mercato
dei download musicali è dominata dalla casa di Steve Jobs, con una
fetta del 90%. Emi naviga in brutte acque finanziarie, un accordo
con iTunes porterebbe nuova linfa nelle casse dell'azienda che
nel 2007 ha incassato un prestito di 3 miliardi di euro finanziato
da Citigroup. 

I Beatles sono una sicurezza nel mercato discografico: nel 2009, 39
anni dopo lo scioglimento del gruppo, hanno totalizzato la vendita
di 3,3 milioni di album negli Usa, il terzo best seller musicale
dell'anno secondo i dati di Nielsen. 

I Beatles non sono il solo gruppo di punta che per ora ha resistito
alle lusinghe di iTunes. Anche gli Acdc, Bob Seger e Kid Rock per
ora hanno detto no al download via internet della loro produzione.
Di recente, invece, hanno cedute alle lusinghe del web big come i
Metallica e i Led Zeppelin.

L'accordo dei Beatles con iTunes è stato ritardato in parte a
causa di una lunga serie di contenziosi sul diritto d'autore,
il più recente dei quali risolto nel 2007.

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