ON DEMAND

Amazon Fire Tv, la sua forza sono i giochi

Lanciato per ora solo negli Usa il dispositivo per lo streaming. Ma sono i game il vero cuore della novità

Pubblicato il 03 Apr 2014

amazon-fire-140403122135

Come la Apple Tv, ma con i giochi e i comandi vocali. Amazon ha lanciato la sua Amazon Fire Tv, per adesso solo negli Stati Uniti: 99 dollari come la Apple Tv negli Usa, che invece costa 109 euro in Italia, e fattore di forma molto simile a quello del prodotto di Cupertino: una piccola scatola nera con un telecomando con pochissimi pulsanti. Invece Chromecast di Google, che ha funzioni simili, è molto più piccolo, come una chiavetta USB, e “scompare” dietro il televisore, al costo di 35 dollari negli Usa, 35 euro in Italia.

È la televisione in streaming e on demand dei grandi Over The Top (Ott), con l’aggiunta nel caso di Amazon di alcune novità interessanti. L’azienda di Seattle ha infatti stretto accordi con i soliti noti, perlomeno sul mercato Usa: Netflix, Hulu Plus, Showtime, Espn, Prime Instant Video (e i servizi della stessa Amazon) e in più due novità che gli altri apparecchi non posseggono. Uno è il riconoscimento vocale, per adesso solo in americano (così come i servizi di televisione, che per questioni di diritti sono geolocalizzati con gli apparecchi connessi nel territorio americano) che rappresenta la frontiera che né Apple Google avevano voluto toccare al lancio dei loro media extender. Ci ha investito Microsoft, invece, con la versione 8.1 di Windows, che adesso ha Cortana, la voce femminile equivalente di Siri caratterizzata con il nome (e la voce della doppiatrice) dell’intelligenza artificiale co-protagonista del videogioco Halo, uno dei maggiori successi di sempre per Xbox. Microsoft, che è già presente con la console di nuova generazione Xbox One nel settore dei media center, compete più direttamente con Sony e la sua Playstation 4 ed entrambe presentano la loro versione di servizi di streaming, noleggio film, download di giochi, ma in una fascia di prezzo (e con un ingombro) completamente diverso.

Parlando di giochi, questa è probabilmente la vera novità di Amazon Fire Tv: la possibilità di scaricare app e giocare con un telecomando semplice o una app per differenti tipi di apparecchi. I giochi sono prezzati come per il mercato dei telefonini (a partire da 99 centesimi di dollaro) e le specifiche della Fire Tv permettono di divertirsi come su un tablet a risoluzione elevata: processore quad core, 2 GB di memoria, GPU potente, video 1080p HD, audio Dolby Digital Plus con surround garantiscono una esperienza che sta a quella delle console per videogiochi come quella su tablet sta a quella per PC: gli hard core gamer saranno probabilmente delusi ma i giocatori casuali no, e Amazon comunque conta su un catalogo di titoli costruito per avere numerosi blockbuster anche nel settore dell’intrattenimento videoludico: da Minecraft-Pocket Edition, aThe Walking Dead fino a Monsters University.

In Italia non è mai arrivato ma un quarto concorrente nella gara al device Ott per la Tv è Roku, un altro media extender che viene venduto a 99 dollari nella versione media player e a 49 per lo streaming stick (praticamente come Chromecast di Google). La complessità per gli utenti sta nel fatto che sostanzialmente è possibile utilizzare tutti o quasi tutti i sistemi di noleggio e streaming di contenuti trasversalmente: i broadcaster italiani, per esempio, stanno entrando da poco nel mondo del video on demand e hanno realizzato app che permettono di fruire dei loro servizi su apparecchi Apple, Android, Microsoft e sulle console Microsoft e Sony. In realtà gli stessi titoli vengono noleggiati o venduti in streaming sullo stesso apparecchio a prezzi differenti (ad esempio come parte di un bouquet o come prezzo secco per il singolo contenuto).

In Italia la battaglia dello streaming è entrata nel vivo ma siamo ancora indietro di una generazione di apparecchi. Apple non sta sostanzialmente aggiornando la sua Apple Tv nel nostro paese (anche se novità sono attese a cavallo dell’estate), Google è appena sbarcato e non ha ancora una massa critica di servizi localizzati in italiano, e Amazon è di là da venire. Invece, i broadcaster locali stanno entrando in conflitto anche su questa area dei servizi: Sky Online di Sky, Infinity di Mediaset, player storici che hanno aperto il mercato come Chili TV, sono tutti attivi nel mercato dello streaming offrendo modalità di accesso al servizio differenti: ticket mensili, cioè abbonamenti ricaricabili con durata mensile, oppure singoli costi per evento.

È il tentativo di ridare profondità e potenza al modello di business tentato con il digitale terrestre e la pay-tv che però non ha funzionato come speravano i grandi della televisione nostrana: il nuovo modello on demand e in streaming, che permette ai nativi digitali di consumare quello che vogliono, quando vogliono e dove vogliono (cioè su qualsiasi apparecchio, sia in streaming che in download) potrebbe essere la rivincita dei broadcaster tradizionali, fino a quando i grandi Ott del mondo tecnologico non prenderanno il largo con i loro apparecchi e i loro contenuti originali: Netflix produce alcune delle sue serie televisive come House of Cards (che ha vinto numerosi premi) e Amazon sta lavorando ai suoi prodotti originali. L’Italia seguirà?

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati