Amazon punta a espandersi nel settore dello streaming e, indirettamente, nella pubblicità veicolata dalle reti di “dirette” online. Lo fa attraverso l’acquisizione di Twitch, una piattaforma streamingdedicata alla visualizzazione e alla trasmissione di filmati di partite di videogiochi in streaming. L’accordo, che si chiuderà entro la fine del 2014 – è stato raggiunto sulla base di 970 milioni di dollari.
Entrata da tempo nell’orbita di altri colossi del web – Google su tutti, che da settimane sembrava prossimo a concludere l’affare, ma poi avrebbe fatto un passo indietro per il timore, possedendo già YouTube, di finire nel mirino dell’antitrust americana – Twitch consente a chiunque di trasmettere in diretta online la propria partita, comunicando e confrontandosi con gli altri giocatori sparsi nel mondo; grazie poi all’integrazione con le due console di ultima generazione Playstation 4 e Xbox One, il parco utenti della piattaforma è arrivato ad ampliarsi in modo considerevole, facendo registrare cifre da capogiro (ad aprile la stampa specializzata aveva collocato Twitch al quarto posto per volume di traffico negli Stati Uniti, preceduto soltanto da Netflix, Google e Apple).
Nel solo mese di luglio circa 55 milioni di utenti – la media mensile è di 50 milioni – hanno guardato su Twitch ben 15 miliardi di minuti di video prodotti da oltre un milione di broadcaster, inclusi gamer individuali, giocatori pro, editori, sviluppatori, media outlet. Dati davvero impressionanti, se si considera che Twitch, con sede a San Francisco, è nata soltanto nel giugno del 2011 come “costola” di Junior Tv. Soddisfazione sull’operazione è stata espressa da Jeff Bezos, l’amministratore delegato di Amazon: “Al pari di Twitch, anche noi siamo ossessionati con i nostri clienti. Non vediamo l’ora di poter imparare da questa piattaforma e aiutarla a mettere a punto nuovi servizi. Perché guardare altre persone che giocano ai videogame rappresenta davvero un fenomeno globale”. Sulla stessa linea il pari ruolo di Twitch, Emmett Shear: “Essere parte di Amazon ci consentirà di fare ancora meglio per la nostra comunità e potremo creare strumenti e servizi in modo più rapido”. Ma in che modo le due realtà si andranno a completare? A detta di Shear la piattaforma di streaming manterrà la sua autonomia, ma le possibilità di integrazione potrebbero essere molteplici. Basti pensare che Twitch non è soltanto sinonimo di videogiochi in rete: già negli ultimi tempi, ad esempio, l’azienda sta testando lo streaming di eventi musicale come concerti e dj set.