IL TRENTENNALE

Centro Televisivo Vaticano, avanti tutta sull’Ultra HD

In occasione del 30esimo anniversario lanciata una nuova piattaforma per la gestione dei contenuti e la digitalizzazione dell’archivio

Pubblicato il 27 Set 2013

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ll Centro Televisivo Vaticano guarda al futuro tra multicanalità e Ultra HD in occasione del suo 30esimo anniversario.

La digitalizzazione del prezioso archivio, un nuovo sito internet e una innovativa piattaforma per la gestione dei contenuti sono alcune delle iniziative per i 30 anni del Ctv, istituito il 22 ottobre 1983 per volere di Giovanni Paolo II.

L’annuncio è del direttore del Centro, monsignor Dario Edoardo Viganò, in vista della sua partecipazione alla tavola rotonda intitolata “La Tv del futuro. Nuovi scenari e nuove tecnologie”. L’appuntamento, alla presenza di rappresentanti del settore broadcast come Discovery, HD Forum Italia, LA7, Mediaset, Rai e Sky, è organizzato da Eutelsat e si terrà a Vicenza il prossimo 4 ottobre nell’ambito della manifestazione “All Digital”.

In un’intervista rilasciata a SatCafé, il Digital Magazine di Eutelsat Italia, mons. Viganò ha sottolineato che “il Ctv trasmette in HD da diverso tempo e non è affatto spaventato dall’Ultra HD, già sperimentato durante la prima messa di Papa Francesco. Il suo Pontificato – prosegue – ha risvegliato un grande interesse da parte dei maggiori network nazionali e internazionali. E noi dobbiamo stare al passo con le tante richieste che ci arrivano anche sul fronte del web”.

In effetti da qualche tempo la Chiesa ha intrapreso la strada dell’innovazione tecnologica. Per esempio dallo scorso febbraio sono stati messi online i 256 codici miniati che fanno parte del Fondo Palatino della Biblioteca Apostolica Vaticana. Questi rarissimi manoscritti sono conservati in un bunker sotto il Palazzo Apostolico ma il passaggio al digitale voluto da Benedetto XVI li ha resi finalmente fruibili sul sito della Biblioteca (http://www.vaticanlibrary.va). Per arrivare a una riproduzione perfetta e ad altissima definizione ci sono voluti due anni, una squadra di 12 persone e una tecnologia all’avanguardia.

Peraltro è da diversi anni che i media cattolici si sono impegnati nella colonizzazione di Internet, imparando a diffondere il loro messaggio non solo attraverso i tradizionali media televisivi o cartacei ma anche usando siti, forum e blog sul web. In particolare Papa Francesco si è distinto per l’uso “familiare” e disinvolto di Twitter tanto da aver vinto il MacchiaNera Award (il massimo riconoscimento per i navigatori della Rete) come personaggio dell’anno.

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