IL PROVVEDIMENTO

Digitale driver di rilancio dei media, ok del Consiglio Ue al piano post-Covid

I ministri della Cultura europei approvano il documento strategico elaborato dalla Commissione: 400 milioni per sostenere l’innovazione del settore

Pubblicato il 18 Mag 2021

TV-convergenza-media

L’industria audiovisiva e il settore dei mezzi di informazione sono importanti attori economici con un fatturato annuo di 193 miliardi di euro, secondo le stime della Commissione europea. Entrambi i settori hanno sofferto durante la crisi Covid-19. Gli introiti pubblicitari sono diminuiti di oltre il 20% e le sale cinematografiche europee hanno subito ingenti perdite.

Oggi il Consiglio europeo ha approvato oggi conclusioni a sostegno della ripresa e della trasformazione del settore europeo dei media. Gli Stati membri sono invitati ad avvalersi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, che è lo strumento finanziario post-crisi dell’Ue, e a investire nell’accelerazione della trasformazione digitale e della transizione verde dei settori dei mezzi di informazione e degli audiovisivi.

I ministri chiedono inoltre sforzi per garantire che l’industria audiovisiva possa raggiungere più facilmente i mercati e il pubblico europei e internazionali. Al fine di promuovere la circolazione dei contenuti europei in Europa e a livello internazionale, occorre agevolare la cooperazione in materia di produzione e distribuzione. Un altro fattore chiave è il sostegno alla collaborazione transfrontaliera tra gli operatori del mercato audiovisivo.

Il piano d’azione presentato propone una serie di iniziative a sostegno dei settori audiovisivo e dei mezzi di informazione. La prevista iniziativa Media Invest fornirà 400 milioni per sostenere gli investimenti nell’industria audiovisiva. I mezzi di informazione beneficeranno dei prestiti e degli investimenti a titolo dell’iniziativa News. Uno strumento digitale interattivo aiuterà le imprese del settore dei media a individuare il regime di sostegno finanziario più adatto.

“Il ruolo dei mezzi di informazione e dell’industria audiovisiva nel fornire informazioni accurate e intrattenimento è di grande importanza per il dibattito democratico e la diversità culturale dell’Europa – spiega Graça Fonseca, ministro della Cultura portoghese che ha presieduto la riunione – I media e il settore audiovisivo devono tuttavia far fronte a sfide enormi, quali cambiamenti nelle abitudini degli spettatori e perdite di introiti pubblicitari. Il Covid-19 ha esercitato ulteriori pressioni su entrambi i settori. Le conclusioni adottate oggi definiscono chiare misure volte a contribuire alla loro rapida ripresa affinché escano più forti dalla crisi”.

Le conclusioni rispondono al piano d’azione presentato dalla Commissione il 3 dicembre 2020. Le sue 10 azioni si concentrano su tre settori di attività per contribuire alla ripresa e alla trasformazione del settore dei media e per dotare i cittadini e le imprese europee di maggiori strumenti in questo campo.

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