Debutta agli esami di maturità l’informatica. Anzi,
l’analfabetismo informatico. Che, accanto a una frase di Jimmy
Wales fondatore di Wikipedia sull’intramontabilità dei giornali
cartacei, fa da traccia per alcune delle prove scritte che si
svolte oggi nelle scuole italiane.
''L'analfabetismo informatico ed il divario digitale
possono mettere a rischio l'economia del nostro Paese e, in
particolare, rallentare la crescita e lo sviluppo delle
regioni in cui ancora si avverte la mancanza di adeguate
infrastrutture tecnologiche” dice la traccia. Che non viene
proposta a licei informatici, ma a più “umanistici” licei
linguistici. Non basta: “Rifletti sul problema – dice il tema -,
mettendo in evidenza quali misure si potrebbero adottare a livello
nazionale e locale per diminuire il digital divide e fare delle
tecnologie un fattore di sviluppo e di crescita dell'Italia del
domani''. Un problema di difficile soluzione: non solo per
19enni di un linguistico, ma anche per i nostri politici.