La migliore pubblicità online? I feedback

Secondo l’ultima ricerca di Nielsen il 90% dei consumatori si fida dei consigli di persone che conosce, mentre il 70% si affida delle opinioni pubblicate online dai consumatori

Pubblicato il 09 Lug 2009

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La forma di advertising più affidabile? Il buon vecchio consiglio
personale. Ma nell’era delle nuove tecnologie pubblicato online.
È quanto emerge dall’ultima di Nielsen condotta su oltre 25mila
consumatori di 50 Paesi del mondo. Stando a quanto rilevato dalla
società di ricerca nove consumatori Internet su dieci (il 90%) si
fidano dei consigli di persone che conoscono, mentre sette su dieci
(il 70%) si fidano delle opinioni dei consumatori pubblicate
online. In Italia queste due forme di pubblicità sono in assoluto
quelle di cui i consumatori si fidano maggiormente, con un gap
minore in termini percentuali tra i consigli di persone che si
conoscono (l’85%) e quelli pubblicati online (l’80%).

“L'esplosione dei Consumer Generated Media negli ultimi due
anni implica che la fiducia posta dai consumatori nel passaparola
è aumentata notevolmente, sia che i suggerimenti provengano da
persone che conoscono o da consumatori online che non conoscono –
spiega Jonathan Carson, presidente di Online, International, The
Nielsen Company “.

Nello specifico i consumatori italiani sono al secondo posto (80%
degli utenti Internet) tra coloro che si fidano delle opinioni
pubblicate online preceduti solo dai vietnamiti (81%), e seguiti
dai cinesi e dai francesi (77%). Di contro le opinioni online
tendono ad essere poco credute in Argentina (46%) e in Finlandia
(50%).

Quando si tratta di avere invece fiducia nelle sponsorizzazioni dei
marchi, i paesi dell'America Latina sono al comando, con
l’81% rilevato in Colombia e Venezuela e con il 79% dei
brasiliani. Al polo opposto troviamo gli scandinavi: le
sponsorizzazioni hanno un'importanza minima fra i consumatori
online svedesi (33%) e finlandesi (38%). L’Italia con il 59%
degli utenti internet che si fida di questa forma di pubblicità,
si posiziona all’incirca a metà classifica.

I siti Web dei marchi hanno la massima importanza in Cina (82%),
Pakistan (81%) e Vietnam (80%), mentre tendono ad essere poco
creduti dai consumatori svedesi (40%) ed israeliani (45%). In
questo caso, l’Italia con il 64% degli utenti internet che si
fida dei siti web dei marchi, si posiziona al 28esimo posto nel
ranking tra i 50 paesi dove è stata condotta la survey.

“Le differenze regionali forniscono agli uomini di marketing una
chiara guida su dove concentrare la loro strategia pubblicitaria
nei diversi paesi. Inoltre è stato dimostrato che, malgrado
l'autorità del passaparola, quando si tratta del processo di
decision-making dei consumatori, gli investitori pubblicitari hanno
ancora l'ultima parola – precisa Carson -. Studi condotti da
Nielsen in passato hanno dimostrato che la maggior parte delle
persone che pubblica commenti online ha visitato il sito web o ha
inviato un feedback via mail all'azienda prima della
pubblicazione. Il sito web e il relativo feedback rappresentano una
straordinaria opportunità per gli investitori pubblicitari per
influenzare le opinioni dei consumatori prima che queste
raggiungano le masse digitali”.

Ancora in alto mare è invece la risposta dei consumatori ad altre
tipologia di pubblicità digitale. Secondo Nielsen i messaggi
pubblicitari su telefoni cellulari (24%), banner online (33%),
video online (37%) e nei risultati dei motori di ricerca (41%) sono
le forme di pubblicità che sembrano generare un minor livello di
fiducia.

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