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La Tribune abbandona la carta e rinasce sul mobile

La testata finanziaria francese chiusa nel 2012 riparte dalla versione digitale consultabile in mobilità. E per trovare nuovi lettori offre un anno di abbonamento gratis alle startup

Pubblicato il 26 Set 2014

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Carta addio e avanti tutta con la versione digitale per mobile, aggiornata quotidianamente alle 19 quando i lettori escono dagli uffici: è la ricetta che ha permesso la rinascita di “La Tribune”, testata economico-finanziaria francese dichiarata ufficialmente morta nel gennaio 2012. Dopo la fine della versione cartacea era rimasto in piedi il sito e un settimanale cartaceo. Adesso, con la messa in liquidazione, è arrivata una nuova proprietà – il Gruppo France Economie Régions e il fondatore del sito Doctissimo, Laurent Alexandre – e il quotidiano è ripartito puntando solo sull’online. Gli utenti hanno a disposizione il sito Internet http://www.latribune.fr/ ma anche, a pagamento, la versione per i dispositivi mobili, che consente ai lettori di consultare il quotidiano (e pure la versione digitale del settimanale) in mobilità, magari mentre stanno rientrando a casa dal lavoro e sono in metropolitana o sull’autobus. Inoltre il giornale ha scelto di non occuparsi solo della finanza di Parigi, ma darà spazio a tutte le città dell’Esagono, perché, come ha spiegato il presidente de La Tribune, Jean-Cristophe Tortora, “è molto radical credere che non ci sia sufficiente attualità economica fuori dalla capitale per riempire un quotidiano”. Entro la fine dell’anno verranno perciò aperte redazioni a Lione, Tolosa e Bordeaux, dopodiché toccherà a Montpellier, la Grande Parigi (i vasti territori ai bordi della capitale), Marsiglia e Nizza. Nel 2015 sono previste pagine riservate a Strasburgo, Lille e Nantes.

Ogni redazione dovrebbe costare circa 300-500mila euro, comprendere un massimo di cinque giornalisti ed essere dotata anche di un team di pubblicitari ed esperti di eventi. Al centro del quotidiano “rinato” soprattutto digitale e innovazione tecnologica, ma anche spazio all’economia.

Attualmente La Tribune ha 11mila abbonati ma conta di arrivare a 20mila entro il 2016.

Gli editori puntano a raggiungere, entro l’anno, un giro d’affari di 7,7 milioni di euro. Per centrare l’obiettivo servono nuovi abbonamenti, perciò hanno deciso di offrirli in forma annuale gratuita a imprese e startup nel loro primo anno di vita. Per gli altri lettori il prezzo va dai 37 ai 24 euro al mese a seconda del “pacchetto” scelto, mentre agli studenti basteranno 9 euro.

In futuro La Tribune potrebbe anche debuttare all’estero, in particolare in Paesi dell’Africa francofona.

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