MOSTRA DEL CINEMA

Media Salles: cinema, schermi digitali a +17%

Secondo lo studio presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, l’Italia è sotto la media Ue con solo il 47% delle sale digitalizzate. In Norvegia e Lussemburgo completato lo switch off

Pubblicato il 05 Set 2012

F.Me.

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Gli schermi europei digitali sfiorano quota 22.000. Al 30 giugno 2012 erano infatti 21.789 con una crescita del 17,4% rispetto a inizio anno, quando totalizzavano 18.566 unità. Sono questi i dati che Media Salles ha presentato oggi alla Mostra del cinema di Venezia, durante il convegno “Dal 35 mm al digitale: l’ora dello switch off”.

Secondo i dati presentati, dunque, continua la crescita che aveva portato l’Europa ad iniziare il 2012 con oltre la metà dei suoi schermi passati alle nuove tecnologie. Al 30 giugno 2012 la penetrazione del digitale nell’insieme dei 35 paesi monitorati da Media Salles ha raggiunto il 60,5%.

Ma continuano a sopravvivere delle differenze all’interno dei singoli mercati. Oltre alla Norvegia e al Lussemburgo che da tempo hanno raggiunto la digitalizzazione completa e ai Paesi Bassi ormai prossimi alla soglia del 100%, il tasso di penetrazione del digitale oltrepassa la media europea in Belgio (c. 93%), in Finlandia (c. 89%), in Danimarca (87,9%), nel Regno Unito (c. 86%) e in Francia (80,5%). Rimane invece al di sotto del tasso medio europeo in Germania (54%), in Italia (46,8%), in Spagna (c. 43%) e specialmente in mercati di minori dimensioni quali Grecia (16,9%), Slovenia (14,4%), Turchia (14,1%) e Serbia (10,3%).

I maggiori mercati per numero di biglietti venduti hanno anche la più alta percentuale di schermi digitali sul totale europeo, quindi la Francia, con 4.397 schermi digitali, si trova al primo posto rappresentando il 20,2% degli schermi digitali europei, seguita da Regno Unito (3.216 schermi digitali, pari al 14,8%), Germania (2.500 schermi digitali, pari all’11,5%), Italia (1.815 schermi digitali, pari all’8,3%), Spagna (1.750 schermi digitali, pari all’8,0%) e Russia (1.632 schermi digitali, pari al 7,5%).

Per quanto riguarda i tassi di incremento, i paesi dove il numero di schermi digitali è cresciuto di oltre il 100% rispetto a giugno 2011 sono: Svezia (+142,3%, da 201 a 487 schermi digitali), Slovacchia (+117,8%, da 45 a 98 schermi digitali), Ungheria (+104%, da 100 a 204), Finlandia (+103,3%, da 123 a 250) e Polonia (+102,6% da 390 a 790).

Come era già emerso alla fine del 2011, la transizione è ora nella sua seconda fase e continua a svilupparsi attraverso l’aggiunta di schermi digitali 2D. Lo dimostrano i dati sul tasso di penetrazione degli schermi 3D rispetto al totale degli schermi digitali.

Tale percentuale si presenta in discesa, più o meno marcata, in vari territori. Particolarmente accentuata risulta nei mercati più vicini al completamento della transizione. E’ il caso, per esempio, della Francia, dove a giugno 2012 la tecnologia 3D è adottata dal 59% degli schermi.

Un anno prima era al 70%. Analoghe tendenze si rilevano nei Paesi Bassi, che passano dal 72% al 51%, nel Regno Unito (dal 66% al 50%), in Svizzera (dal 76% al 60%), in Svezia (dall’87% al 59%) e in Danimarca (dall’81% al 64%). Il fenomeno intacca anche la Russia dove nel giugno del 2011 i sistemi 3D erano adottati da quasi il 100% degli schermi digitali.

Ora tale percentuale è scesa di tre punti. Osservando l’andamento dei mercati più maturi per quanto riguarda la digitalizzazione, si può supporre che la penetrazione del 3D si assesterà tra il 50% e il 60%. Significativo è il caso della Norvegia, paese pioniere nella digitalizzazione totale, dove la tecnologia 3D è installata nel 61% delle sale.

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