L’ORDINANZA

Mediaset, il tribunale di Milano rigetta il ricorso di Vivendi

Primo punto a favore nel contenzioso con il socio francese per la società guidata da Pier Silvio Berlusconi. Ma sulla nascita di MediaforEurope rimangono ancora aperti i procedimenti aperti in Spagna e alla Corte di Giustizia europea

Pubblicato il 03 Feb 2020

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Il ricorso di Vivendi sull’assemblea degli azionisti di Mediaset che ha dato il via alla fusione della società italiana con la controllata spagnola per la nascita di un nuovo player, MediaforEurope, è stato rigettato dal Tribunale di Milano. La decisione del giudice Elena Riva Crugnola segna di fatto un punto a favore della strategia di Mediaset, anche se sulla fusione sono ancora aperti i ricorsi presentati dal socio francese in Spagna e in Olanda, alla Corte di giustizia europea.

Secondo il pronunciamento del Tribunale di Milano la creazione della holding in Olanda è una prospettiva fondamentale per l’attività imprenditoriale di Mediaset, mentre potrebbe rappresentare per Vivendi soltanto un eventuale danno economico: per questo il giudice stabilisce la come più rilevante il danno che subirebbe Mediaset se venisse accolto il ricorso, e sceglie quindi di rigettare le istanze cautelari formulate dal socio francese. Stesso discorso per “il rigetto della istanza cautelare formulata in via subordinata da Vivendi per la sospensione delle delibere impugnate fino all’esito del giudizio pendente avanti la Corte di giustizia europea – scrive nell’ordinanza Elena riva Crugnola – giudizio il cui esito non potrebbe comunque assumere rilevanza rispetto alla comparazione ex art.2378 cc. Per quanto fin qui detto le istanze cautelari delle attrici impugnanti vanno dunque tutte rigettate – aggiunge – con cessazione degli effetti del provvedimento interinale di sospensione della delibera 4.9.2019 adottato all’udienza del 4.11.2019 nei primi due procedimenti cautelari riuniti”. 

Secondo quanto ricostruito dall’ordinanz, all’udienza che si era svolta sabato scorso i membri del Cda di Mediaset Marina Brogi e Marco Giordani (quest’ultimo direttore finanziario della società) avevano spiegato che il Consiglio d’amministrazione di Mediaset “si è mosso nell’ottica di portare a termine l’operazione di fusione che, per convinzione degli organi sociali, porterà valore per tutti gli azionisti oltre che, ovviamente, per la società stessa. Dagli stessi documenti prodotti in causa da Vivendi – prosegue l’ordinanza – risulta come l’operazione di fusione sia indispensabile per la crescita dell’impresa, crescita a sua volta necessaria nell’attuale situazione dei mercati, nella quale l’unica via per non perdere valore è quella di sfruttare le sinergie crescendo”. “In sostanza il blocco della fusione – conclude il tribunale – porterebbe un grave pregiudizio a Mediaset e a tutti i suoi dipendenti impedendole questa indispensabile operazione di espansione”.

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