Mediaset vende a Sky R2, società nata da Premium che fornisce servizi tecnologici e distributivi su piattaforma digitale terrestre a editori di contenuti pay tv, quindi in sostanza il sistema di Smart card, quello di criptaggio, i decode(. L’operazione è stata ufficializzata con la decisione del Biscione di esercitare l’opzione di put che era prevista nell’accordo che i due broadcaster avevano annunciato in primavera, grazie al quale Sky aveva ottenuto la possibilità di sbarcare con la propria offerta anche sul digitale terrestre, acquisendo contemporaneamente il diritto di ospitare i canali Premium su satellite .
Per arrivare la closing dell’operazione sarà a questo punto necessario anche un passaggio all’Antitrust, per un iter che dovrebbe concludersi entro il mese di dicembre.
L’operazione suscita qualche preoccupazione nei sindacati: “Non si conoscono ancora le garanzie di integrazione, continuità occupazionale e valorizzazione delle competenze professionali da parte di Sky Italia per gli oltre 100 lavoratori e lavoratrici di R2 – spiega in una nota la Slc Cgil – Si convochi immediatamente il tavolo di confronto con Sky e con Mediaset per valutare preventivamente l’impatto sociale della compravendita come previsto dall’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali e con le Rsu dalla stessa Mediaset lo scorso 24 aprile. A questo punto ogni ulteriore indugio apparirebbe del tutto incomprensibile e incontrarsi a ridosso del cambio di proprietà sarebbe ingiustificato”.
Il put eservitato da Premium mette in sostanza le basi per rovesciare la situazione attuale: Premium continuerà a operare come produttore di contenuti, ma i suoi canali verranno ospitati da Sky.
Secondo le ultime rilevazioni Agcom attualmente Sky detiene il 77% del comparto della Tv a pagamento in Italia, e Premium, che ha recentemente perso i diritti per la trasmissione della Champions League e della Serie A di calcio, il 21%. Quanto in generale al settore della Tv, oggi quella in chiaro può contare sul 60% dei ricavi complessivi, e quella a pagamento sul rimanente 40%. Gli abbonamenti complessivi alla Pay tv sono circa 6,5 milioni: poco più di una famiglia italiana su 4 può contare su un abbonamento alla Tv a pagamento.