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Pay Tv, satellite star dei ricavi

Digital Tv: in aumento gli abbonati nel Nord America. Cresce anche l’Iptv: le famiglie disposte a pagare per accedervi aumenteranno del 47% entro il 2020

Pubblicato il 22 Apr 2014

Augusto Preta, consulente strategico e ceo di ITMedia Consulting

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Anche se il focus del dibattito in Usa è tutto concentrato sul timore del cord-cutting, secondo un recente studio di Digital Tv Research il numero di abbonati alla pay Tv in Nord America continuerà a crescere, dopo il contenuto declino del 2013.

Il rapporto stima che tra il 2013 e il 2020 la pay Tv registrerà quasi 5 milioni di nuovi clienti, ma la penetrazione del mezzo si ridurrà dall’87% del 2013 all’84% nel 2020. Negli ultimi anni la maggior parte delle perdite ha riguardato gli abbonati al cavo analogico: alla fine del 2010 vi erano ancora 18.4 milioni di famiglie che guardavano la TV con questa tecnologia, un numero destinato a ridursi fino a 3.8 milioni alla fine del 2014.

La penetrazione della Tv digitale ha superato il 94% alla fine del 2013, e crescerà ancora entro il 2017, quando le uniche abitazioni analogiche rimaste utilizzeranno il cavo. I 17 milioni di abbonati che ci si aspetta da qui al 2020 si divideranno come segue: 5.5 milioni cavo, 5.9 milioni Iptv, 4.6 digitale terrestre e 0.9 Tv via satellite. Nonostante il calo del tasso di penetrazione, il numero di abbonati alla pay Tv crescerà di circa 5 milioni tra 2013 e 2020, per arrivare a 117 milioni. I ricavi da pay Tv, abbonamenti e video on demand, ha superato i $95 miliardi, in Nord America, nel 2013. Lo studio prevede che si contrarranno di quasi $9 miliardi, fino a raggiungere $86.6 miliardi nel 2020. Allo spegnimento delle reti analogiche via cavo, tutti gli operatori tenteranno di superare i concorrenti sul terreno delle promozioni, e il prezzo diventerà uno strumento sempre più importante.

L’Arpu Tv scenderà tanto più gli operatori via cavo e Tlc convertiranno i propri abbonati in clienti double o triple play. Tuttavia l’Arpu complessivo dovrebbe aumentare. Il satellite supererà il cavo quanto a ricavi da pay Tv già nel 2015, anche se tra 2013 e 2020 la piattaforma guadagnerà “solo” $1.2 miliardi, fino a raggiungere $42.8 miliardi. Entro il 2020 previsti 60.4 milioni di abitazioni legate al cavo – tutto digitale – rispetto a 62.4 milioni nel 2013, di cui 7.6 analogiche, e a 68.2 milioni nel 2010 (18.4 analogiche). La penetrazione del cavo scenderà dal 48% del 2013 e dal 53% del 2010 fino al 43% nel 2020. I ricavi della piattaforma si ridurranno di quasi $13 miliardi tra il 2013 e il 2020. Solo nel 2014 se ne perderanno $2.5 miliardi.

Sebbene molti abbonati al cavo analogico si convertiranno semplicemente al digitale, altre piattaforme ne trarranno vantaggio, e in particolare l’Iptv. Nonostante un lieve rallentamento nella crescita di abbonati Iptv, il numero di famiglie che pagheranno per accedere a queste offerte crescerà del 47% tra 2013 e 2020, fino a superare 18 milioni, pari al 13% delle abitazioni Tv. I ricavi della piattaforma cresceranno a velocità analoga, per arrivare a quasi $10 miliardi nel 2020.

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