Poco Web nell’Est Europa. Ma vince il social networking

Ungheria, Polonia e Romania le aree a maggior diffusione di siti sociali e Web-entertainment nonostante i bassi livelli di penetrazione

Pubblicato il 01 Mar 2010

Europa dell’Est leader nell’entertainment e nel social
networking, nonostante il basso livello di diffusione di Internet.
Il dato emerge da Mcdc (Marketers & Consumers, Digital & Conncted),
ricerca che fotografa l’utilizzo del Web condotta da InSites
Consulting in partnership con Iab Europe. La ricerca prende in
considerazione 32mila utenti in 16 mercati.

Ai primi posti come penetrazione di Internet troviamo i Paesi del
Nord Europa, Paesi Bassi in testa con una penetrazione dell’85%.
A quota 80% circa anche Norvegia, Svezia e Danimarca, mentre
l’Italia supera di poco il 50% ed è avanti solo a Spagna, Grecia
e Paesi dell’Est. Chiudono la classifica Grecia e Paesi
dell'Est (Ungheria, Polonia e Romania), con Grecia, Ungheria e
Polonia intorno al 40%, mentre fanalino di coda è la Romania,
ferma al 32%.

A sorpresa è l’Europa dell’Est la zona più attiva nel Web
entertainment e nel social networking. Il 49% degli intervistati in
Ungheria, Polonia e Romania guarda la tv o altri video sul Web,
contro una media europea del 33%; il 44% ascolta programmi radio in
tempo reale, contro una media europea del 30%; il 31% scarica
musica contro una media europea del 17%; e il 27% gioca o scommette
online contro una media europea del 20%. Nell’ultimo mese il 59%
dei cybernauti dell’Est ha aggiornato o visualizzato un profilo
in un social network, su una media europea del 52%: se Europa del
Nord e mediterranea hanno percentuali vicine al 59% dei paesi
orientali, l'Europa occidentale è quella meno
Facebook-maniaca, con una percentuale del 48%.

In totale, l’attività più gettonata sul Web è l’utilizzo di
un motore di ricerca (93%). Seguono le e-mail (89%), le news (79%,
con l’Italia che guida la classifica in questo settore grazie al
92% di cybernauti che leggono notizie), la ricerca di prodotti e
servizi (74%), l’online banking (52%), le mappe (45%), e i
servizi di chat e instant messaging (43%).

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